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CIVITAVECCHIA – «Una città al buio per sette ore, con la corrente che va e viene, l’acqua che scarseggia, i cittadini esasperati e nessuno che risponde. Il sindaco Piendibene si faccia sentire, perché di fronte a questa emergenza il suo silenzio è diventato assordante». È un affondo durissimo quello del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Giancarlo Frascarelli, che punta il dito contro l’amministrazione comunale per la gestione – o meglio, la totale assenza di gestione – dei continui blackout che stanno interessando il territorio.
L’ultimo, in ordine di tempo, si è verificato proprio nella notte appena trascorsa: oltre sette ore senza corrente in diverse zone della città. «Non si erano mai registrati disservizi simili, con questa frequenza e durata – denuncia Frascarelli – ma dall'amministrazione nemmeno una parola, nemmeno un post, un comunicato, una presa d’atto. Tutto fermo. Tutto nel silenzio».
Secondo il consigliere di opposizione, il problema va ben oltre il disagio temporaneo: «Si tratta di una vera e propria emergenza – aggiunge – che sta mettendo in ginocchio famiglie, attività commerciali, anziani. E ciò che è ancora più grave è il totale disinteresse istituzionale. Stanotte sono stato io a contattare i vertici romani di Enel, nel cuore della notte, perché i cittadini, giustamente arrabbiati e preoccupati, mi chiamavano fino alle 2. Non è accettabile che a farlo non sia il primo cittadino».
Frascarelli accusa l’amministrazione di menefreghismo e di mancanza di trasparenza: «Qui non si chiede l’impossibile – sottolinea – ma almeno di sapere cosa sta succedendo, quali sono le cause, cosa si sta facendo per risolvere. Invece, nulla. Nessuna comunicazione ufficiale, nessun aggiornamento, nessuna voce che rassicuri o informi. Eppure è difficile pensare che il sindaco non si sia accorto di quello che sta accadendo». La richiesta è netta: serve un intervento immediato, e serve ora. «Sindaco, esca dal palazzo – conclude Frascarelli – e venga a vedere con i suoi occhi cosa stanno vivendo i suoi concittadini. La città merita rispetto. E soprattutto risposte».