CIVITAVECCHIA – Ad inizio dicembre il botta e risposta a distanza aveva già fatto capire che, all’interno di Forza Italia, ci fosse qualche problema da risolvere. In quell’occasione il problema sarebbe stato un documento, poi mai uscito, che la maggioranza avrebbe dovuto firmare per rispondere alle accuse provenienti dal candidato sindaco Paolo Poletti. Da una parte il capogruppo Massimo Boschini, dall’altra il commissario del partito Roberto D’Ottavio, su posizioni distanti.

Che oggi sembrano ancora più lontane, con il commissario D’Ottavio - che tra l’altro sarebbe ancora delegato del sindaco al Pnrr e, in particolare, al progetto Fiumaretta e Italcementi - che aveva indicato al capogruppo Boschini di non votare la delibera relativa all’armamento della Polizia locale, «un atto - ha spiegato - che si è dimostrato divisivo all’interno della maggioranza di governo così come nell’opinione pubblica a poco più di sei mesi dalle prossime elezioni amministrative». E invece proprio Boschini ha rimarcato quella che è la libertà di un consigliere comunale, tra l’altro capogruppo, a cui i cittadini hanno dato mandato di essere rappresentati, attraverso le urne, senza alcun altro vincolo di appartenenza a liste, partiti o movimenti.

«C’è la firma di Maurizio Gasparri sul disegno di legge ripreso dal decreto sicurezza che riguarda anche il riordino della Polizia locale, approvato dal Governo Meloni - ha ricordato il capogruppo azzurro - e noi, come Forza Italia, facciamo parte di questo Governo. Ancora oggi rappresento questa maggioranza, quindi non posso non sostenere questa delibera. Se poi qualcuno è in disaccordo, mi faccia arrivare qualche lettera dai tavoli nazionali e ne riparleremo». Con il voto che quindi è stato favorevole al provvedimento, nonostante quanto suggerito da D’Ottavio che, a quel punto, ha quindi diffidato Boschini «a rilasciare dichiarazioni in qualsiasi contesto a nome e per conto del partito di Forza Italia sino a quando non avrà dichiarato la sua adesione in Consiglio Comunale ad altro soggetto politico. A detta di D’Ottavio nello statuto di Forza Italia viene chiarito che il coordinatore comunale e quindi il commissario, «determina la linea politica del movimento a livello comunale. Pertanto - scrive - chiedo al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e al Segretario Generale del Comune di Civitavecchia di prendere atto di quanto sopra, in caso contrario, sarò costretto ad adire per vie legali e rivolgermi alle autorità competenti».

Non si capisce, nella confusione dello stesso D’Ottavio, se la diffida e la minaccia di adire le vie legali sia rivolta solo a Boschini, o anche a Sindaco, Presidente del Consiglio e Segretario Generale. In un caso e nell’altro appare tutto abbastanza singolare e risibile, essendo tutt’al più materia per i probiviri del partito.

QUel che è certo è che nel partito azzurro la frattura pare difficile se non impossibile da sanare.

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