CIVITAVECCHIA – Il futuro dell’area ex Privilege deve passare attraverso la cantieristica navale di lusso. È la convinzione del consigliere della Lega Pasquale Marino, che auspica venga presa a breve una decisione sull’ex cantiere, facendo riferimento alla «reale e immediata possibilità di affidare l'area in questione ad un importante e prestigioso cantiere navale Italiano che da tempo ha manifestato l'interesse per investire ne nostro territorio. Si tratta – ha spiegato - di una società genovese della cantieristica navale di lusso, supportata a Civitavecchia da numerose imprese del territorio, che hanno rappresentato anche al Comune ed al Sindaco di Civitavecchia la possibilità di impiego di circa 170/200 unità lavorative con possibilità di ulteriore notevole incremento derivante dalle attività dell'arredamenti e dell'indotto. Questa prospettiva occupazionale, qualora ci fossero le assicurazioni in tal senso, sarebbe una occasione importante per l'economia della città. La società da un paio d'anni sta cercando di ottenere la concessione dell'area. Questo sembra il momento giusto per concludere l'operazione, visto che le questioni con Royalton/Konig sembrano ormai risolte. il nostro auspicio che l'Adsp, nella propria autonomia decisionale, possa valutare positivamente la richiesta. A noi come rappresentanti della città e come amministrazione vomunale interessa molto l'aspetto occupazionale. Giova ricordare che, a differenza di altre destinazioni dell'area la cantieristica affidata a Tankoa (sempre comunque nel rispetto delle procedure di legge), vedrebbe l'attività avviarsi in tempi brevi. Attività che prevede la presenza di centinaia di lavoratori e tecnici con caratteristiche di alta specializzazione un patrimonio che la città assolutamente non può perdere oltre la conseguente e concreta possibilità di avviare anche un circuito di formazione di giovani nel territorio».

E Marino ha ricordato quelle che sono state, in passato, le attività specialistiche svolte intorno alle navi traghetti gestite da Ferrovie dello Stato che collegavano Civitavecchia con la Sardegna e che coinvolgevano moltissimi lavoratori specializzati. «Fa piacere notare che le locali organizzazioni sindacali qualche giorno fa hanno messo in evidenza con una nota stampa l'opportunità unica di sviluppare un'attività che porta lavoro qualificato e possibilità ad un territorio ormai in crisi da anni. L'annunciata dismissione della centrale Enel, annunciata da tempo e confermata proprio venerdì da Starace – ha aggiunto – creerà un futuro lavorativo preoccupante per le aziende locali. Da uomo di mare posso dire che per quanto riguarda le perplessità espresse da più parti, anche con ironia, circa il varo (messa in mare) delle unità costruite nel sito le tecnologie di oggi consentono anche di vararle con metodo laterale o a mezzo bacini galleggianti/pontoni ormeggiati alla banchina 24 non lontana dal cantiere. (Per esempio i treni che si imbarcano sulle navi traghetto delle ferrovie o i trasporti speciali che si imbarcano sulle navi RO-RO). Detta banchina, a suo tempo progettate e costruita per le esigenze del cantiere Privilege-Yard, è in grado di sopportare pesi fino a 8000 ton dimensionate per navi trasportati sui carrelli speciali della Fagioli su tutto il tragitto e fino al ciglio banchina. La società genovese, che ha manifestato interesse per ottenere la concessione costruisce yacht dai 40 a 90 metri con dislocamento (peso 3.500 ton) di gran lunga inferiore a quello della navi tipo Privilege. Civitavecchia ha nel settore – ha concluso il consigliere della Lega –  un know-how storico con costruttori navali e Maestri d'ascia maestranze della metalmeccanica e manutenzione navale e non può perdere questa occasione per valorizzare questo settore che con l'indotto produrrà numerosi posti di lavoro».