«Tosoni non faccia il martire e si assuma le sue responsabilità». A dichiararlo in una lettera sono i circoli di Fratelli d’Italia e Forza Italia Tarquinia in merito alle vicende dell’Università agraria.«Caro ex Presidente Tosoni - si legge nella nota - ci lasci dire che non c’è alcuna dignità nel gesto che ha fatto, nella storia da eroe e martire che si è cucito addosso, ma solo un grosso carico di responsabilità per aver portato un ente già in difficoltà allo sbando. Un ente come l'Università Agraria, patrimonio di tutti i cittadini di Tarquinia, va amministrato con responsabilità e umiltà. Non serve inventarsi fasce verdi per le processioni e tagli di nastro, serve ascolto e dialogo con tutte le parti che le hanno consentito di candidarsi e di essere eletto grazie al consenso ottenuto da tutti. Ascolto, dialogo, rispetto e riconoscenza: parole di cui oggi ci rendiamo conto che probabilmente lei ne ignora il significato. Ogni proposta, suggerimento o miglioria avanzata dai nostri esponenti è rimasta inascoltata per mesi. Si assuma le sue responsabilità. All'oscuro di tutto - proseguono meloniani e forzisti - veniva chiesto ai consiglieri solo di votare e approvare provvedimenti in barba a professionisti, persone serie e volenterose relegate al solo ruolo di meri ‘alzatori’ di mano, senza alcuna voce in capitolo. Potremmo fare una lunga lista di esempi ma ci limitiamo a ricordarle il ricorso al Tar proposto nei confronti del nostro stesso comune sulla questione San Giorgio. Una delle infinite decisioni prese in totale autonomia, una causa poi persa e dove l’Università Agraria è stata chiamata a pagare le spese legali. Chi pagherà per una decisione che ha preso da solo? O dinanzi alle ricorrenti perplessità sui bilanci sprovvisti di qualsiasi tipo di certificazione, carenti soprattutto dei relativi pareri tecnici e contabili. Davanti alle enormi perplessità sui numeri riportati in bilancio ci siamo sempre trovati dinanzi un muro di gomma, un compitino pronto solo da votare e poco importavano le difficoltà dei consiglieri più preparati che esprimevano ricorrente disappunto. Ricordiamo a questo proposito all’ex Presidente Tosoni che il ruolo del consigliere è quello di approvare politicamente un bilancio, non quello di certificare i numeri. Quello spetta ai tecnici che per anni abbiamo pagato profumatamente. Una situazione che ci ha visti preoccupati ma che ha sempre visto il suo disinteresse dinanzi alle nostre richieste di chiarimenti. Questi i motivi per cui i bilanci non sono stati votati, non provi a distorcere in maniera becera e strumentale la realtà affermando di ostacolarla, come ha dichiarato alla stampa, per le poltrone. Come ribadito più volte non sono stati votati perché non condivisi. E se come sentiamo spesso dire ci ha messo il cuore nell'affrontare questa delicata situazione, noi diciamo che oltre il cuore vanno messi il cervello e le competenze, ma anche il coraggio di ascoltare e condividere perché i cittadini hanno premiato la squadra. Una squadra seria e competente che ad un certo punto del viaggio ha deciso di non nascondere la testa sotto la sabbia, ma di avere il coraggio di vedere le criticità e iniziare a dirle che forse c'era qualcosa su cui correggere il tiro. Anche per accettare i consigli serve l'umiltà, cosa di cui lei è evidentemente sprovvisto. Nonostante i bilanci non approvati, infatti, ha deciso di andare avanti ignorando il problema e non dialogando con la sua maggioranza come ci saremmo aspettati, ma continuando come se niente fosse ad assumere personale e fare acquisti.

Ultimo passaggio lo riserviamo alla giunta, organo impropriamente usato ed abusato da lei per deliberare qualsiasi cosa scavalcando il ruolo sovrano del consiglio che forse non le avrebbe proprio votato tutto come le sarebbe piaciuto. A proposito: ricorda quando avanzammo perplessità sul passaggio da Confagricoltura, nostro storico sindacato, ad altra sigla. Atto che sarebbe giusto approfondire visto che sembrerebbero esserci probabili motivi di opportunità da parte di un Consigliere dell'ente.

La sua risposta fu: ‘Faccio come mi pare perché i numeri in giunta per votare li ho’. Forse la revisione della Giunta richiesta era prorpio perché smettesse di usarla impropriamente, in un estremo tentativo di coinvolgere il consiglio in tutte le decisioni relative all'ente, ci ha mai pensato? Per mesi abbiamo provato ad interloquire con lei per provare a farle capire il nostro punto di vista, meritevole di essere ascoltato in quanto eletti dai cittadini per fare il bene dell'ente e non per far finta che tutto andasse bene e dirle solo bravo; i risultati oggi sono sotto gli occhi di tutti». «Ci teniamo infine - conclude la missiva - a ricordare che é grazie al buongoverno del centrodestra e proprio ad un lavoro di squadra che questo ente ha trovato la forza di uscire da una situazione debitoria tenuta sottaciuta per anni dalla sinistra. Quella era la strada maestra da perseguire. Con maggiore impegno da parte sua e una visione meno personale sicuramente si sarebbe potuto ricucire nell'interesse primario dell'ente. Ma lei ha preferito abbandonare la nave alla deriva piùttosto che ascoltare i suggerimenti dei suoi compagni di viaggio. Quindi no non condivideremo con lei la colpa perché noi ci abbiamo provato fino all'ultimo a salvare questa amministrazione».

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