Si è svolto presso la Regione Lazio l’incontro con Rfi per discutere della chiusura della ferrovia Viterbo–Cesano–Roma per lavori di ammodernamento, consistenti nell’introduzione sulla linea del sistema Ertms. Un incontro definito «positivo» dai sindaci di due stazioni interessate: Pietro Nocchi, primo cittadino di Capranica, ed Emanuele Rallo, Oriolo Romano. «Abbiamo presenziato alla riunione per tutelare le istanze delle nostre comunità e dei comitati dei pendolari che nelle settimane passate hanno espresso le loro preoccupazioni - spiegano.- Dall’incontro è emerso un impegno da parte di Rfi nel rinforzare i collegamenti del capoluogo di provincia e di Orte verso Roma. Tuttavia, dal punto di vista dei piccoli comuni, attraversati dalla linea Viterbo – Cesano – Roma ma anche dei paesi limitrofi, è necessaria una attenzione maggiore. Al momento per le nostre realtà è infatti previsto un passaggio a trasporti su gomma. Durante l’incontro, al quale è intervenuto il vicepresidente del consiglio della Regione Lazio, Enrico Panunzi, sempre vicino ai comuni del viterbese e che ringraziamo per l’attenzione, è stata sottolineata l’importanza della tratta non solo per il raggiungimento di Roma per tanti lavoratori del basso viterbese, ma anche per l’essenziale funzione di collegamento con gli ospedali del Gemelli e del San Filippo Neri che consente l’accesso a cure e visite specialistiche a tantissimi pazienti.

Per tale ragione, chiediamo una comunicazione chiara e misure certe da parte delle istituzioni per informare correttamente e preventivamente i cittadini sulle modifiche al servizio, e un coordinamento con il Cotral come richiesto dal vicepresidente del consiglio della Regione Lazio, Enrico Panunzi, anche in relazione al fatto che il responsabile di Trenitalia presente oggi ha ravvisato il problema di reperire pullman sostitutivi. Infatti - proseguono Nocchi e Rallo - la scarsità dei mezzi su gomma in tutta Italia e la concomitanza dei lavori a livello nazionale appesantiscono la situazione. A maggior ragione è fondamentale conoscere, comune per comune, gli interventi sostitutivi di Trenitalia e integrativi di Cotral. L’annuncio di Rfi di riduzione da 90 a 60 giorni il periodo di chiusura della linea, che equivale ad uno spostamento della partenza a luglio – l’avvio era stato inizialmente previsto per il 10 giugno – allevia le preoccupazioni per il disagio previsto ed è certamente un risultato che testimonia l’apertura all’ascolto da parte del gestore dell’infrastruttura, tuttavia sarà necessario un continuo monitoraggio dell’avanzamento dei lavori per scongiurare possibili ritardi oltre settembre che sarebbero ben più dannosi rispetto la partenza dei lavori a giugno». «Accogliamo quindi con positività questa prima risposta affermano i due sindaci - nonostante un’attenzione maggiore in precedenza da parte degli enti preposti avrebbe forse potuto portare ad una ottimizzazione diversa dei lavori, come avvenuto nell’implementazione del sistema Ertms in altre tratte nazionali. Al momento, per i piccoli comuni, Rfi ha previsto un potenziamento delle tratte interessate tra linee lente e veloci, che avranno a disposizione pullman sostituitivi. Una implementazione che sarà seguita passo per passo per verificare l’aderenza alle necessità del territorio, anche attraverso un maggior ricorso a collegamenti Tpl tra comuni già carenti, come evidenziato nell’incontro». «Di fronte alla necessità di avviare lavori che porteranno a miglioramenti della sicurezza sulla linea, riteniamo sia fondamentale la collaborazione di tutte le forze coinvolte, al di là dei proclami, per una vera condivisione al fine di valutare azioni concrete volte a mitigare i disagi degli utenti», concludono Nocchi e Rallo.

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