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CAPRAROLA – «Come associazione per la tutela degli Agricoltori il 22 maggio abbiamo partecipato al consiglio comunale aperto di Civita Castellana in merito alla discarica in località San Silvestro, esponendo la nostra proposta di adottare la delibera del comune di Corchiano che prevede il coinvolgimento del consiglio comunale e del sindaco nella decisione di avviare o no un progetto di recupero morfologico di cave dismesse». Lo dice Fernando Monfeli, presidente associazione spontanea di tutela agricola in una nota.
«Tale norma - spiega - si basa su un principio di precauzione e rende partecipe le istituzioni in una scelta che può essere compromettente per un intero territorio. È noto che i banchi di tufo usati per l’estrazione della pietra contengono spesso delle falde acquifere rilevanti. Molto spesso queste falde vengono esposte o superficializzate dalle attività estrattive, coprire di rifiuti queste acque così preziose ed esporle a contaminazioni comporterebbe un danno irreparabile sia per il territorio che per i cittadini. La delibera di consiglio numero 1 del 23-01-2015, introdotta dal comune di Corchiano, prevede che qualora nelle cave dismesse siano presenti falde acquifere esposte o superficializzate o siano adiacenti a corsi d’acqua sia il consiglio comunale e il sindaco, in quanto autorità sanitaria locale, a determinare la possibilità di realizzare discariche. Tale norma offre all’amministrazione la possibilità di tutelare il territorio, la salute dei cittadini e la salubrità delle acque con uno strumento semplice da adottare e da applicare. Cedere la sovranità di una decisione così importante per lo sviluppo di un territorio al consiglio comunale e al sindaco è un grande atto di civiltà. Scelte così determinanti non possono e non devono essere prese solo in base a dettami tecnici ma vanno condivise con la volontà dei cittadini della quale il consiglio comunale e il sindaco sono l’espressione istituzionale. Considerata l’urgenza di trovare la soluzione definitiva al problema delle cave dismesse, più volte manifestata anche in nel consiglio comunale di Civita Castellana e considerato che questa delibera è uno strumento amministrativo presente da vari anni in uno dei comuni più rappresentativi del biodistretto, crediamo che sarà facilmente adottabile anche dalle restanti dodici amministrazioni che compongono la fondazione. Considerata l’attenzione sul tema e la preoccupazione, manifestate dalle numerose persone presenti nell’aula consigliare, ci aspettiamo dall’amministrazione Giampieri una rapida risoluzione della questione e una risposta concreta e definitiva».
«Infine - conclude Monfeli - è nostra opinione condivisa che l’adozione di questa norma in questo momento in cui il dibattito sulle cave dismesse è particolarmente acceso, possa essere un primo baluardo a speculazioni che poco si integrano con conformazione del territorio, le sue fragilitàØ e la sua naturale vocazione».
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