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CIVITAVECCHIA – «Oltre 540 domande respinte su 700 presentate. La mannaia che si è abbattuta su chi chiedeva una mano per passare un Natale più sereno è stata spietata». Tuonano così gli esponenti di FdI Civitavecchia Annarita La Rosa e Raffaele Cacciapuoti, all’indomani del grido d’allarme lanciato dal consigliere azzurro Luca Grossi.
La colpa, a detta dei due meloniani, sarebbe di «un indirizzo politico che ha preteso che non solo i documenti attestanti lo stato di necessità fossero consegnati dal richiedente, ma da tutti i componenti dello stato di famiglia. Nell’anno in cui sono schizzate alle stelle le bollette Acea – hanno spiegato – si è aumentata al massimo l’addizionale Irpef, è salito il costo del servizio di mensa scolastica e si è ritoccata pure la Tari all’insù, il Comune è riuscito nell’impresa di “risparmiare” sui più poveri: un capolavoro. Ci chiediamo cosa avverrà l’anno prossimo, quando il contraccolpo sociale della crisi occupazionale sul territorio, con la chiusura della centrale e gli effetti sull’indotto, sarà fortissimo. Il Comune farà spallucce e manderà tutti a bussare alla porta di qualche associazione caritatevole? L’assessore Maucioni rifletta».