CIVITAVECCHIA – «La recente votazione favorevole alla dotazione di armi della Polizia Locale ci lascia amareggiate e soprattutto preoccupate, la storia delle città, dalle più grandi alle più piccole, e anche quelle con un indice di criminalità superiore a quelle di Civitavecchia, ci insegna che non è necessario, nè utile, più personale armato». Anche le Ardite di Civitavecchia si schierano contro la delibera approvata nell’ultimo consiglio comunale. «Proporremo ai lavoratori e alle lavoratrici della Polizia Municipale di rinunciare all’uso dell’arma non per una generica obiezione di coscienza, ma come vero e proprio gesto di "non violenza" e tutela della propria persona – hanno annunciato – le armi portano sempre e solo più ferite, incidenti, morti per spari. E basta. Armare i vigili riporta la nostra città indietro agli anni delle ronde armate e significa mettere in piedi l’esercito personale del sindaco ignorando del tutto il ruolo e la funzione di collante sociale, di punto di riferimento di quartiere, svolta fino ad ora dal vigile urbano. Per tutte queste ragioni, il nostro appello è nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori del Corpo di Polizia Municipale – hanno concluso - affinché disobbediscano, non si armino, che rivendichino le funzioni sociali per le quali sono stati assunti».