«Al teatro dell'Unione, abbiamo assistito ad un'autocelebrazione poco sincera, senza dignità né progettualità politica e con una colpevole mancanza di trasparenza. Anche quegli elettori che le hanno dato fiducia con il voto e che magari erano presenti in teatro (non molti in verità) saranno rimasti sconcertati dalla vaghezza e dalla fumosità del "suo" progetto per Viterbo». Inizia così il commento di Carlo D'Ubaldo (Sinistra per Viterbo) dopo l'evento di Chiara Frontini a un anno dalla vittoria delle elezioni comunali.

«La lungimiranza di un buon amministratore non è nella capacità di stare alla ribalta su un palco, in postura solitaria, a parlare di come sia difficile attuare progetti programmati da altri, ma nel far partecipare i cittadini, le parti sociali, le associazioni, l'Università, gli abitanti delle periferie e delle zone degradate di Viterbo, a partire dal centro storico, alla propria idea di città e soprattutto di "comunità" da rigenerare.

Lei, signora Sindaca - scrive D’Ubaldo - non è andata oltre una mera elencazione di cose da fare entro il 2026, poche per la verità rispetto a quanto preannunciato in campagna elettorale e ancora meno rispetto a tutti i progetti del PNRR che a Dicembre 2022 ci ha detto essere in cantiere (50 progetti per complessivi 60 milioni di euro). Ci ha però detto che sarà una sfida difficile, quasi a mettere le mani avanti rispetto ad eventuali fallimenti e addossando la colpa a chi i progetti li aveva progettati ben prima del Pnrr. Dunque a dicembre lei ha detto che i progetti erano 50 (per 60 mln); ora "improvvisamente" i cantieri sono diventati 13. Gli altri che fine hanno fatto?

La fondazione OpenPolis, che monitora i progetti Pnrr a livello nazionale, ci informa che su 240 progetti del Pnrr con 142,5 mln di risorse per il Comune di Viterbo, tra soggetti attuatori pubblici e privati, l'Amministrazione viterbese ne ha presentati 33, di cui solo 13 risultano validati dai controlli automatici di coerenza del sistema Regis e dalla Ragioneria Generale dello Stato, per un totale di circa 22,69 mln di euro sui 66 annunciati a Dicembre. Al netto, dunque, del progetto "Da Vetus Urbs a modern city", ereditato e finanziato non per merito della giunta Frontini (il primo progetto è del 2017), ci sembra di dover dire che la gestione del PNRR sia del tutto fallimentare, considerato che lo stesso Assessore Aronne ha dichiarato il 3 giugno che "a marzo 2026 o noi abbiamo rendicontato fino all'ultimo centesimo o noi dovremmo rendere 60 milioni, che è esattamente il bilancio del Comune di Viterbo. Significa mandare in default il Comune". Ma la mancanza di dignità/progettualità politica - prosegue D’Ubaldo - è nel gran parlare di "rigenerazione urbana", sulla quale ci sarebbe molto da dire rispetto a chi, alla fine, ne sarà beneficiato. Nessun progetto fa riferimento ai grandi temi del PNRR: economia circolare, tutela del territorio, agricoltura sostenibile, gestione delle acque, riqualificazione energetica, diritto allo studio, inclusione sociale, medicina territoriale, povertà ed edilizia sociale, impresa e lavoro ecc. Tutti temi che interessano la vita quotidiana di un'intera comunità, ma che sono sostanzialmente fuori dalla visione di questa Amministrazione, al di là delle promesse fatte in campagna elettorale e finora non mantenute. Il Pnrr dà i soldi in funzione di obiettivi progressivi: eppure sono temi che sembrano non interessare questa amministrazione, anche se millanta di praticarli. Dunque, perché autocelebrarsi in quel modo, con un monologo così poco trasparente, senza contradditorio, senza domande, senza nessuna spiegazione dettagliata e senza partecipazione attiva? Siamo abituati ormai, dal governo di centro-destra, a comportamenti di questo tipo: enunciare obiettivi a vanvera, blaterare, imporre, accusare, rifiutare il dibattito e il contraddittorio pur di nascondere il malgoverno della cosa pubblica, teso a soddisfare gli interessi di pochi, a costo di trascurare quelli della maggioranza dei cittadini e dei ceti più deboli, investiti dalle crisi in atto. Forse serviva alzare un po' di fuffa, per nascondere le difficoltà e le criticità con tanti luoghi comuni e scarsa chiarezza e trasparenza. «Avete ancora quattro anni per riprendervi: ma intanto sul Pnrr, visti i risultati, avete fallito. E anziché accampare scuse e scaricare le colpe sugli altri, diteci perché - vista anche la grande esperienza professionale della dottoressa Frontini sulla gestione dei bandi europei, grandemente vantata in campagna elettorale - non avete vigilato quando eravate all'opposizione», conclude D’Ubaldo.