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SUTRI - Come ogni venerdì torna puntuale “La voce dei sindaci”, la rubrica che fa conoscere il lavoro dei primi cittadini della Tuscia. Stavolta La Provincia ha incontrato il sindaco di Sutri Matteo Amori, giovane ma già con grande esperienza amministrativa.
Sindaco possiamo elencare i lavori che avete messo in campo tra Pnrr e legati all’azione amministrativa?
«Certamente. Ricordo la messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle centrali termiche della scuola secondaria e del museo Patrimonium; i lavoro di messa in sicurezza del patrimonio comunale ed il miglioramento dell’esperienza d’uso del sito e dei servizi digitali per il cittadino, progetto ‘Citizen experience di piazza del Comune 32. Quindi gli interventi di risparmio energetico e di produzione di energia presso la scuola dell’infanzia “C.A. Dalla Chiesa” con la realizzazione dell’impianto fotovoltaico; l’efficientamento energetico degli edifici di proprietà pubblica presso la palestra comunale con la realizzazione della nuova centrale termica; la migrazione al Cloud dei servizi digitali dell’amministrazione comunale; l’efficientamento energetico della suola seconda “Aldo Moro”; la ricalibrazione dell’alveo del fosso di Rio Rotto; il consolidamento e mitigazione del dissesto idrogeologico della rupe tufacea del centro storico lato sud e la messa in sicurezza del costone tufaceo della scuola elementare».
Parliamo di amministrazione: da quando è sindaco che programma e indirizzo ha dato al Comune?
«Il primo obiettivo, quello immediato, è stato e continua ad essere il mettere in ordine la macchina amministrativa e affrontare tutte le emergenze ereditate. Un cambio di passo e di mentalità è assolutamente necessario per intraprendere un percorso importante e duraturo. Si tratta di un lavoro enorme, posso garantirvelo, ma è essenziale per assicurare un futuro migliore per la nostra comunità e per attuare programmi e iniziative volte a migliorare la qualità della vita dei cittadini, sviluppare le infrastrutture necessarie a promuovere lo sviluppo economico e sociale, sostenere l'istruzione e la cultura, nonché affrontare le questioni ambientali e sociali che stanno diventando cruciali in questi anni. Insomma, siamo solo all'inizio di un viaggio duro e complesso, ma allo stesso tempo entusiasmante».
Lei appartiene ai sindaci "ultima generazione". Secondo lei quali sono le maggiori necessità che il Comune deve affrontare per i giovani?
«Per quanto riguarda le principali necessità che il Comune deve affrontare per i giovani, includerei: la creazione di opportunità di lavoro e formazione, lo sviluppo di spazi pubblici adatti ai giovani, l'accesso a servizi sociali e sanitari, nonché l'attuazione di programmi educativi e culturali. Qui è necessario un vero salto culturale e il coinvolgimento attivo dei giovani nella vita politica e sociale locale per assicurarsi che le loro esigenze e preoccupazioni siano ascoltate e affrontate».
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