LADISPOLI - Dopo le polemiche e la richiesta di incontro urgente con il presidente del consiglio e il segretario generale del Comune, da parte del dirigente arriva il dietrofront. "Salvo", dunque, il diritto dei consiglieri comunali di accedere agli atti in qualsiasi giorno della settimana e non solo dalle 12 alle 13.30 di ogni venerdì. Ad annunciare la "vittoria" sono stati proprio i consiglieri comunali di opposizione.
LA VICENDA. Nelle scorse settimane era arrivata a tutti i consiglieri (maggioranza e opposizione) una lettera da parte del dirigente del settore urbanistica e assetto del territorio «nella quale si informava che per i consiglieri l'accesso agli uffici di sua competenza era consentito solo dalle 12 alle 13,30 di ogni venerdì (salvo casi particolari nei quali bisogna scrivere alla Dirigente)». Per l'opposizione una palese violazione di quanto invece di un diritto sancito «da leggi nazionali e dal regolamento comunale e garanti della applicazione di tali norme sono il presidente del consiglio e la segretaria comunale». Insomma, la dirigente «non aveva e non ha poteri in tal senso».
IL DIETROFRONT. Ora, però, nei giorni scorsi, è arrivata la rettifica/integrazione alla comunicazione precedente con la quale si chiarisce che l'ufficio "garantirà il diritto di accesso ex art.43Tuel come previsto dalla legge".

«Alla fine hanno prevalso il rispetto delle norme che tutelano i diritti dei consiglieri e il buon senso», ha commentato il consigliere e segretario del Pd, Crescenzo Paliotta. «Da parte dei consiglieri comunali c'è sempre stato rispetto per i tempi di lavoro degli uffici: purtroppo è stato necessario anche un nostro intervento forte per ristabilire la regolarità e la trasparenza».

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