Palermo, 6 apr. (Adnkronos) - Non risparmiano critiche ad alcuni testimoni sentiti nel corso degli anni al processo sul depistaggio Borsellino, i giudici estensori delle motivazioni della sentenza emessa nel luglio del 2022. Testimoni che "consegnano in quadro per niente chiaro, fatto di insanabili contraddizioni tra le varie versioni, tra l'altro più volte rivedute e stravolte, rese dai protagonisti della vicenda che non permettono una lettura certa degli eventi aumentando la fallacia di qualsivoglia conclusione tratta sulla sola base della combinazione tra le varie testimonianze", dicono. In particolare, i giudici nisseni se la prendono con l'ex giudice Giuseppe Ayala. "Pur comprendendone lo stato emotivo profondamente alterato appare inspiegabile il numero di mutamenti di versione rese nel corso degli anni in ordine alla medesima vicenda". Per i giudici "restano insondabili le ragioni di un numero così elevato di cambi di versione, peraltro su plurime circostanze del narrato". Secondo i giudici nisseni, Paolo Borsellino, "si sentì tradito da un soggetto inserito in un contesto istituzionale".
Mafia: giudici bacchettano Ayala e altri testimoni processo depistaggio, 'molti cambi di versione'
6 aprile, 2023 • 07:25