Roma, 3 lug. (Adnkronos) - Poco fa il Senato ha dato il via libera alla modifica dellarticolo 102 della Costituzione che introduce la separazione delle carriere tra magistratura giudicante e requirente. Un primo passo decisivo verso lapprovazione in prima lettura di Senato e Camera della riforma dellordinamento giudiziario agognata da decenni e che adesso lunità e la compattezza del centrodestra rende finalmente possibile. Nelloccasione, desidero precisare che non risponde al vero, come qualche esponente dellopposizione ha dichiarato durante il lungo e a volte ripetitivo dibattito in Aula, che la maggioranza non avrebbe il diritto o il potere di modificare la Costituzione. Stiamo operando in applicazione dellarticolo 138 della Carta. Se alla seconda deliberazione non ci sarà la maggioranza dei due terzi, ma solo quella assoluta, sarà possibile il referendum confermativo e saranno gli italiani a mettere il sigillo finale. Se la maggioranza non procedesse con lapprovazione delle riforme promesse agli elettori, tradirebbe il patto elettorale e soprattutto conferirebbe allopposizione un incomprensibile e non democratico potere di veto. Nessuna opposizione, di qualunque colore politico può avere a Costituzione vigente un potere di veto". Lo afferma Michaela Biancofiore, capogruppo al Senato di Civici dItalia, Nm, Coraggio Italia, Udc, Maie. "Andiamo avanti, dunque, nella convinzione che siamo sulla strada giusta -aggiunge- e che gli italiani apprezzeranno questa cruciale riforma affinché il sistema giustizia sia davvero indipendente, efficiente e affidabile per ogni cittadino.