Roma, 9 lug. (Adnkronos) - "Durante tutta la campagna elettorale, la destra al Governo, mentre faceva promesse agli elettori, era, in realtà, impegnata nella disperata ricerca di soldi per coprire i 20 miliardi di previsione di spesa, nella Legge di Bilancio, privi di copertura e basati su una crescita prevista del Pil dell'1,2%, quando la crescita reale è stata dello 0,6%. Sia Giorgia Meloni che Giancarlo Giorgetti, il suo Ministro dell'Economia e delle Finanze, non hanno fatto altro che ipotesi volte alla ricerca di fondi per coprire quei 20 miliardi di buco: prima è stata annunciata la privatizzazione delle Poste, rimessa subito nel cassetto, in attesa delle elezioni. Poi si è parlato dell'introduzione del Redditometro, rimesso allo stesso modo nel cassetto. Infine, sono stati ipotizzati tagli agli Enti Locali. E ora i nodi vengono al pettine". Così Matteo Ricci, presidente di ALI-Autonomie Locali Italiane, europarlamentare Pd. "Scopriamo oggi che viene confermato il taglio quinquennale dei fondi a migliaia di Comuni, penalizzando quelli che hanno preso più fondi Pnrr. Lo si legge nel comunicato del ministero degli Interni sulla seduta del 27 giugno", aggiunge Ricci. "Si conferma, dunque, la volontà del Governo di Giorgia Meloni di andare verso una manovra correttiva lacrime e sangue: passate le elezioni la destra mostra il suo vero volto, penalizzando cittadini e territori che, senza i necessari fondi, non potranno crescere. Non solo: il rischio ora è che si passi a tagli al welfare e alla sanità. Siamo pronti a batterci, in difesa dei comuni e della spesa sociale", conclude Ricci.