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CIVITAVECCHIA – Una città con un colosso energetico del calibro di Enel, inquinata ai massimi livelli, senza nessuno sconto in bolletta per i cittadini, può “vantare” l’esistenza di zone pesantemente penalizzate dalla Spa elettrica anche sotto il profilo della distribuzione e del servizio offerto. Incredibile ma vero, a Civitavecchia, dove la politica è debole e il popolo non è adeguatamente rappresentato da chi si siede al tavolo con i poteri forti, succede anche questo. Succede, ad esempio, che in zona Santa Lucia, già colpita durante l’estate da una forte carenza idrica, anche la corrente elettrica diventi un privilegio per pochi. Ci sono strada scarsamente illuminate, altre in cui i pali della luce non sono mai stati posizionati, altre ancora in cui la corrente va via con eccessiva frequenza. In via Antonio Baldini, ad esempio, nei primi giorni di ottobre sono comparsi dei cartelli che annunciavano l’interruzione dell’energia elettrica per alcune ore. Così è accaduto che intere famiglie hanno dovuto lasciare le loro abitazione per pranzare fuori, trascinando con loro i figli appena usciti da scuola. La situazione sembrava risolta e invece nei giorni scorsi nelle abitazioni lungo via Tirso si sono presentati una serie di problemi legati all’intensità delle lampadine. Abbassamenti di tensione che all’interno delle abitazioni hanno creato non pochi disagi, tra dispositivi salvavita scattati ed elettrodomestici che hanno iniziato ad emettere dei rumori fortissimi. E poi ancora problemi nella giornata di ieri, quando internet in casa dei residenti della zona ha smesso di funzionare. Ad ogni segnalazione inoltrata ai gestori telefonici, la risposta che veniva data era sempre la stessa: si tratta di un problema causato dalla mancata energia elettrica all’altezza della cabina; apparato alimentato da Enel. Tutto all’improvviso, senza alcuna comunicazione preventiva ai civitavecchiesi, costretti a subire le prevaricazioni di una società che da Civitavecchia negli anni ha preso veramente tanto. Saranno finiti i disservizi? C’è da aspettarsi altro? E soprattutto, Enel avrà almeno il buonsenso di chiedere scusa (seppure tardivamente) ai cittadini che pagano bollette salate per ricevere simili trattamenti?