La guardia di finanza di Viterbo ha scoperto una discarica a cielo aperto dove sono state stoccate diverse tonnellate di rifiuti, tra cui elettrodomestici e motori d'auto.

La scoperta è avvenuta nell’ambito di piano di monitoraggio, reso possibile anche grazie al supporto di personale della sezione aerea di Pratica di Mare a bordo dei velivoli in dotazione, finalizzato a verificare la presenza di siti dedicati all’illecito stoccaggio di rifiuti.

L’attività info-investigativa, ha permesso di individuare un’area situata a Viterbo, che veniva utilizzata impropriamente per lo stoccaggio, in stato di abbandono, di scarti di materiale di varia natura.

In particolare il materiale abbandonato, per un quantitativo di oltre 15 tonnellate, era composto da: bustoni di scarti di vario genere, elettrodomestici, materiale in metallo, lamiere, materiale plastico vario, legname vario, pneumatici, bidoni contenenti olii lubrificanti, batterie di automezzi, motori auto e parti di motori, bombola di gas, compressori, scarti di vario genere.

Il responsabile è stato segnalato all’autorità giudiziaria in violazione della normativa di settore di cui al d.lgs 152/2006 “Testo Unico Ambientale”.

Le risultanze operative che emergono da questi servizi costituiscono patrimonio informativo della Guardia di Finanza della Tuscia, per i possibili sviluppi fiscali e il proseguo di autonome attività dal punto di vista strettamente economico – finanziario.

L’impiego dei mezzi aerei, a disposizione della sezione aerea della guardia di finanza, rappresenta un importante valore aggiunto che integra ed esalta le quotidiane attività di controllo economico del territorio svolte dai Reparti ordinari, permettendo di individuare siti non sempre visibili percorrendo le principali vie di comunicazione e fornendo così preziosissimo materiale informativo su “illeciti spia”, ovverossia violazioni di varia natura, anche ambientale, che sovente sottendono ben più gravi problemi di carattere penale e/o tributario.

La responsabilità dell’indagato sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile. Nei confronti dello stesso vige, infatti, la presunzione di innocenza che l’articolo 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva.