Il focarone di Bagnaia illumina la notte di Sant’Antonio abate. Questa sera, come vuole la tradizione millenaria, è tornata ad ardere in piazza XX Settembre la gigantesca pila di legna in onore del santo protettore degli animali domestici. Come ogni anno, sono stati oltre 500 i quintali di legna sistemati su una pila alta 5,40 metri e larga 10. E anche ieri sera erano in tanti in piazza ad assistere all’accensione, preceduta come sempre dagli sbandieratori e dal corteo storico che ha percorso le strade del borgo. L’iniziativa è organizzata dal Comitato sacro fuoco di Sant’Antonio abate. Presenti, tra gli altri l’assessore Antoniozzi, le assessore Katia Scardozzi ed Elena Angiani, il presidente del consiglio comunale, Marco Ciorba, e le consigliere Laura Allegrini e Antonella Sberna. «Il sacro fuoco di Sant’Antonio è un pezzo di storia importante – ha detto Antoniozzi – che non deve mai andare perduto. La storia di una tradizione che poggia sulla vostra volontà nel portarla avanti. A tutti i ragazzi che lavorano per rendere viva questa tradizione va un applauso forte». Giorgia Serafini e Jessica Di Marzio, rispettivamente presidente e vicepresidente del Comitato si sono dette emozionate. «Siamo riusciti, ancora una volta, a superare tutti gli ostacoli - hanno aggiunto - Il focarone è anche perseveranza e dedizione dell’intero comitato, composto da instancabili volontari che niente e nessuno riesce a scalfire».

A impartire la benedizione, quest’anno, è stato don Vittore Arcangeli.