Faremo delle recinzioni per impedire i vandalismi alla Fontana a sfera».

Dopo gli ultimi atti d’inciviltà all’opera del maestro Claudio Capotondi del Murialdo, riportata a vita nuova appena lo scorso 29 maggio con la ripulitura e la riattivazione del flusso d’acqua, l’assessore alla qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne, artefice del rilancio dell’opera, corre ai ripari.

«La fontana ora è funzionante – dice l’assessore Aronne - l’hanno rivandalizzata e ora, con il nuovo appalto della piscina, faremo la recinzione. Capotondi ci ha mandato già il disegno della recinzione e, con il nuovo lotto della piscina, che partirà a dicembre, faremo la recinzione e festa finita».

Il tono delle parole di Aronne non camuffa un forte senso di fastidio per l’ennesima azione vandalica verso la Fontana a sfera che, ora, ha portato alla decisione di recintare l’opera come ultima possibilità per evitare altri vandalismi che sono partiti subito dopo la realizzazione dell’opera di Capotondi.

«È un peccato – continua Aronne – perché dimostra che c’è inciviltà. Non voglio sentire parlare di telecamere perché non posso avere delle telecamere per una fontana con personale che sta dietro e controlla. Si farà una recinzione e basta. C’è inciviltà. Non ho letto di nessuno che abbia detto basta, avete stancato, ai giovani che fanno ciò. Questa è mancanza d’educazione».

L’amministrazione Frontini aveva plaudito, alla fine del maggio scorso, per il ritorno alla fruibilità della Fontana a sfera.

«La Fontana a Sfera che torna alla vita – scriveva sul suo profilo facebook la sindaca Chiara Frontini - Si è concluso oggi il collaudo dell’opera con il M. Capotondi: un’opera d’arte per tanti anni simbolo di degrado, oggi torna a zampillare grazie al lavoro di Emanuele Aronne assessore che ringrazio».

Parole belle, cariche di significato, per un’opera ideata dal maestro Capotondi ai primi anni ’90 ma, da sempre, nel degrado più totale tra rifiuti, niente acqua e location per ragazzi che hanno contribuito a insozzarla nel tempo. Purtroppo ogni tentativo d’arginare l’inciviltà verso l’opera di Capotondi è stato vano e la soluzione finale è stata quella della recinzione. Il lavoro di Aronne è durato mesi con un sopralluogo il 17 marzo scorso insieme allo stesso maestro Claudio Capotondi e, due mesi dopo, la riapertura alla fruizione con la fontana di nuovo zampillante d’acqua e pulita.

Solo dopo altri due mesi, invece, il ritorno alla “normalità” dell’inciviltà con la decisione della recinzione dell’opera di Capotondi. Una sconfitta per tutti perché le buone intenzioni dell’amministrazione pubblica hanno dovuto cedere alla prevalenza della maleducazione.