Il questore di Viterbo, Fausto Vinci, a seguito di una minuziosa istruttoria curata dalla polizia della divisione anticrimine, ha adottato il provvedimento dell’ammonimento nei confronti di un viterbese di 49 anni.

L’uomo, che non aveva accettato la fine del rapporto, durante le festività natalizie si era presentato presso l’abitazione della ex in stato di alterazione psico-fisica provando ad entrare forzando la porta d’ingresso. Considerata la resistenza della vittima l’uomo l’ha apostrofata con parole irripetibili e denigratorie.

I parenti della donna, impauriti, hanno richiesto l’intervento della squadra volante che, immediatamente sul posto, ha cercato di ristabilire la calma, ma l’uomo ha inveito anche nei confronti dei poliziotti, minacciandoli. L’uomo è stato, quindi, condotto presso gli uffici della questura e, dopo le formalità di rito, è stato denunciato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

Alla luce di quanto sopra, l’uomo , che si era reso irreperibile, è stato rintracciato dagli uomini dell’Anticrimine e sottoposto alla misura di prevenzione dell’ammonimento. In virtù delle recenti modifiche apportate alla normativa vigente, qualora il soggetto ammonito reiteri la condotta sarà possibile procedere anche d’ufficio con una denuncia all’autorità giudiziaria, anche nel caso in cui la persona offesa fosse diversa da quella per la cui tutela è stato adottato il provvedimento.

L’interessato non potrà chiedere la revoca dell’ammonimento prima che siano decorsi tre anni dalla sua emissione senza ulteriori recidive e aver dimostrato di aver preso parte ad appositi corsi riabilitativi tenuti da associazioni con le quali la Questura ha stipulato un protocollo operativo denominato “Zeus”, che comprende percorsi di riflessione sulle condotte moleste, come ad esempio il controllo e la gestione della rabbia.