Brillante intervento questa mattina all’ospedale Santa Rosa dove sono stati salvati una mamma e un neonato. La donna, alla 40esima settimana di gestazione, era giunta al reparto di Ostetricia e ginecologia per rottura delle membrane e perdita delle acque. Durante i controlli, l’ostetrica e il medico di guardia hanno notato un problema importante nel battito del bambino: il cordone ombelicale era sceso nel canale del parto prima del bambino, situazione molto rischiosa perché può interrompere l’ossigenazione del feto. La donna è stata portata d’urgenza in sala operatoria dove l’equipe medica, già pronta, ha eseguito un taglio cesareo in tempi rapidissimi. In soli sette minuti è nato un maschietto in buone condizioni, con un ottimo recupero subito dopo il parto. Il neonato, in salute, è rimasto con la madre senza bisogno di cure intensive, secondo lo schema consolidato del Rooming in. «Un intervento così delicato – spiega il direttore dell’unità operativa di Ostetricia e ginecologia del Santa Rosa, Giorgio Nicolanti - riesce bene solo se c’è una grande collaborazione tra medici ginecologi, ostetriche, anestesisti, chirurghi e tutto il personale di sala. Questo episodio dimostra quanto sia importante essere preparati, sapere agire in fretta e lavorare in squadra. Grazie a un intervento tempestivo, la situazione si è risolta nel migliore dei modi».

«Il caso odierno – commenta il direttore generale della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi - è un esempio concreto dell’alta qualità dell’assistenza che i professionisti che operano presso l’ospedale Santa Rosa sono in grado di mettere in campo. Nel caso specifico, la gestione veloce e precisa ha garantito la sicurezza della mamma e del bambino, confermando l’impegno e la competenza dell’intero team ostetrico e dei team di sala operatoria e anestesiologico».