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CIVITAVECCHIA – «Abbiamo appreso dalla stampa che per rimettere a posto il muro di via Isonzo ci vogliono 700-800 mila euro, cifra che L'Ater non ha. Inoltre dopo 5 anni dal crollo del muro Ater contesta che il rifacimento sia di sua competenza».
Inizia così una nota dell’Unione inquilini di Civitavecchia che bacchetta Ater e Pincio dopo le ultime notizie in merito al rifacimento del muro crollato in via Isonzo, una storia che sembra essere senza fine.
«Visto il silenzio inspiegabile dell’amministrazione comunale – tuonano dall’Unione inquilini -, insensibile alle proteste di tanti cittadini in merito a un problema che si trascina insoluto da anni, vogliamo ricordare ancora una volta che nel novembre 2021 la Regione Lazio ha deliberato in favore dell'Ater un finanziamento di euro 401.700,00- per la ricostruzione del suddetto muro e che forse all'epoca questi soldi sarebbero stati sufficienti per completare i lavori».
Un passaggio anche sull’altro grande incompiuto dell’ente di via Don Milani. «Constatiamo infine – incalzano –, dai vari comunicati dell'Ater, il silenzio assoluto sui lavori relativi alle palazzine di via XVI Settembre. Questo suscita ulteriore preoccupazione fra le famiglie trasferite temporaneamente in alloggi e residence cittadini, alcune sgomberate già 5 anni fa, che ancora – concludono dall’Unione inquilini – non hanno certezze e vedono allungare i tempi del ritorno nelle loro residenze originarie».
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