CIVITAVECCHIA - Il caso di via Giusti continua a far discutere ma il Pincio tira dritto e parte la seconda tranche di lavori per la realizzazione dei due appartamenti da 10 posti totali.

LA NUOVA RIUNIONE

Nei giorni scorsi una riunione, l’ennesima, che ha visto alcuni commercianti e il vice presidente della Confcommercio locale Cristiano Avolio confrontarsi con tecnici e amministrazione sul tanto chiacchierato progetto di via Giusti, quello di Housing first e Stazioni di posta. Un incontro in cui si è parlato dell’atto di indirizzo voluto dalla giunta proprio per rassicurare commercianti e residenti sulla bontà del progetto che, ricordiamo, inizialmente contava una maxi mensa e un centro per l’accoglienza notturna che sono stati stralciati subito dopo le proteste dei residenti e dei commercianti di corso Marconi, preoccupati dalla possibilità di veder trasformata l’area che, teoricamente, dovrebbe essere il biglietto da visita di Civitavecchia per i milioni di crocieristi che affollano la città nel periodo estivo.

COME È STRUTTURATO IL PROGETTO

Riunioni su riunioni, esposti da parte del Codacons e sfratti alle associazioni hanno creato parecchia confusione. Attualmente il progetto da 1,8 milioni totali avrà una stazione di posta rivolta a senza fissa dimora o a persone in forte difficoltà in cui si offriranno servizi legali, come ad esempio il domicilio postale o simili, e ascolto. Insomma sarò un centro servizi dedicato alle persone in posizione di estrema fragilità. Come ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali Deborah Zacchei, infatti, gli appartamenti (uno da 4 persone - nucleo familiare - e uno da 6 anche non legate da parentela) saranno utilizzate da persone in difficoltà estrema che non possono accedere in quel momento all’edilizia residenziale pubblica. Il tutto viene affiancato da professionisti che si occuperanno di progetti individualizzati in collaborazione con associazioni di volontariato e servizi del territorio. Si pensa ad esempio a percorsi di inserimento lavorativo o a colloqui con assistenti sociali. A tutto questo si aggiunge poi il presidio sanitario.

LA PREOCCUPAZIONE DI RESIDENTI E COMMERCIANTI

Un progetto che però, ad oggi, ancora non convince i residenti e i commercianti come spiegato anche da Avolio che nel corso della riunione ha sottolineato le difficoltà create nell’area da un piccolo gruppo (4-5 persone) di senzatetto che “bazzicano” la zona e la preoccupazione è che numeri maggiori portino maggiori problemi e degrado. Sono diversi i punti dell’atto di indirizzo che non hanno convinto i partecipanti alla riunione, maggiormente sono proprio i posti letto e il presidio sanitario, e il dubbio sollevato è se non ci fossero alternative a livello di localizzazione di un progetto che, comunque, tutti giudicano valevole.

LA NOVITÀ

Intanto si appresta a partire la seconda tranche e i lavori proseguono, i fondi Pnrr hanno scadenze ben definite. La speranza di commercianti e residenti è che si arrivi ad un atto di indirizzo chiaro e che non lasci troppo spazio all’interpretazione a tutela dell’area.

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