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Nei confronti della docente autrice del post antisemita «Andate all’inferno, Hitler aveva ragione su di voi ebrei», la scuola H-Farm di Roncade «procederà alla sospensione formale dalle attività lavorative e assumerà tutte le misure necessarie per garantire il benessere della comunità scolastiche». È quanto si legge in una nota ufficiale dello stesso istituto trevigiano. «La scuola è venuta a sapere del post di una sua docente da una segnalazione, essendo il profilo della docente privato. Naturalmente - prosegue l’istituto - quanto riportato nello screenshot è quanto di più lontano ci sia dai valori in cui crede la nostra scuola come la pace, l’inclusività, la tolleranza, il riconoscimento e il rispetto di ogni cultura e religione». Sulla vicenda la scuola ha incontrato i propri docenti e ha inviato la sua posizione alle famiglie degli studenti.
Siamo stati informati riguardo a un messaggio pubblicato su un profilo privato da parte di uno dei componenti dello staff della scuola, che va contro i nostri valori. Condanniamo il linguaggio estremista e vogliamo spiegare il nostro approccio alla costruzione della tolleranza in una scuola internazionale. La diversità di esperienze e punti di vista è una forza nell’educazione internazionale. È una delle ragioni per cui apprezziamo la diversità. E la apprezziamo anche quando ci presenta sfide significative. Frasi che istigano all’odio o che minimizzano le sofferenze di individui o gruppi sono inaccettabili in qualsiasi circostanza», si legge in un messaggio del preside, Conan De Wilde. «Sfortunatamente un componente dello staff scolastico ha fatto alcuni commenti inaccettabili su un account Instagram privato. Ciò ha suscitato indignazione tra noi - lo staff, gli studenti e i membri della comunità che sostengono i valori internazionali di apertura e tolleranza. Il nostro approccio è prima di tutto rendere chiaro che questo tipo di linguaggio è inaccettabile».
Dopo la segnalazione, «abbiamo immediatamente cercato di ricostruire l’accaduto chiedendo all’insegnante la veridicità della notizia che lei ha ammesso rendendosi conto della gravità del fatto. È stato fissato un incontro con lei così da avere un confronto diretto oltre che un momento di condivisione e comprensione dell’accaduto» fa sapere ancora la scuola. Alla luce di quanto accaduto, la scuola «continuerà ad investire su un programma di “restorative justice” coinvolgendo tutta la sua comunità e cercando di cogliere da questo momento difficile, un’occasione di riflessione e crescita», conclude H-Farm. In merito al caso, il Ministero dell’Istruzione si è attivato chiedendo al legale rappresentante dell’istituto informazioni esaustive e immediate sui fatti e di essere messo a conoscenza delle misure adottate.
Trattandosi di una scuola straniera non vigilata dal Mim , l’iter disciplinare di accertamento e di eventuale sanzione può essere avviato solo dall’istituto stesso. «Odio razziale e discriminazioni di ogni tipo sono incompatibili con i principi della nostra scuola che è la scuola costituzionale, improntata al rispetto della persona. Come Ministero metteremo in campo tutte le azioni necessarie a debellare atteggiamenti simili», commenta il ministro Giuseppe Valditara.