«Oggi siamo qui non solo per un esercizio di memoria, ma per rendere concretamente omaggio, con i nostri comportamenti, a chi si è battuto per la libertà a costo della propria vita». Queste le parole del sindaco Elena Gubetti durante le celebrazioni del 25 Aprile, Festa della Liberazione. Data quella di ieri in cui il primo cittadino ha voluto ricordare l'assassinio di Giacomo Matteotti (il 10 giugno 1924) e le «stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944». «Queste due concomitanti ricorrenze luttuose – primavera del ’24, primavera del ’44 – proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica – non soltanto alla fine o occasionalmente – un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista», ha detto Gubetti durante il suo discorso.

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