SANTA MARINELLA – Gli avvocati di Roberto Angeletti, Fabrizio Fronti, Fabio Quartieri e Giuseppe Salomone non potranno utilizzare altre intercettazioni, oltre quelle ritenute attinenti alla vicenda sulla corruzione, nel corso del processo che si terrà a loro carico, perché la richiesta di utilizzare tutti i video e gli audio delle 4 mila ore di intercettazioni effettuate dall’autorità giudiziaria è stata negata. Ieri mattina, infatti, c’è stata l’udienza in Tribunale dove si doveva decidere se consentire alla difesa dei quattro imputati, di poter disporre di una ulteriore integrazione di intercettazioni telefoniche e video, rilasciate dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia in sede di 415 Bis. Il che significa, che gli avvocati difensori di Fronti, Quartieri, Salomone e Angeletti, potranno portare nel dibattimento solo le intercettazioni ritenute rilevanti dal gip Paola Petti e dunque non avranno la possibilità di visionare e rendere utilizzabili quelle irrilevanti. Nell’udienza di ieri, infatti, la giudice per le indagini preliminari Paola Petti, ha accolto la richiesta del pubblico ministero Roberto Savelli, di non dare l’autorizzazione alla trascrizione di alcune intercettazioni sia audio che video, entrate in possesso delle difese dopo la conclusione delle indagini, ma di utilizzare solo quelle indicate nei capi di imputazione. “La motivazione di questa decisione del gip – commenta l’avvocato del sindaco Tidei Lorenzo Mereu – è da addebitare alla ritardata richiesta fatta dagli avvocati difensori di richiedere l’ammissione di altre intercettazioni. Infatti, il 415 Bis, prevede che tale richiesta va fatta entro venti giorni dalla conclusione delle indagini. Il sistema processuale è questo. Chiaramente sono già state escluse quelle ritenute dannose e cioè quelle che vedono coinvolte persone che nulla hanno a che fare con la vicenda della corruzione. Ora, il 23 gennaio del prossimo anno ci sarà un’altra udienza dove il Pm dovrà decidere quali saranno le intercettazioni da distruggere e quali no. Poi a giugno ci sarà la prima udienza dibattimentale dove verranno indicati i testimoni delle difese e quelli dell’accusa”. I legali dei quattro accusati di corruzione sembra vogliano ricorrere in Cassazione in quanto, secondo loro, sarebbe stato leso il diritto degli imputati di poter portare prove a loro discolpa.

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