ALLUMIERE - Tre mesi nelle terre minerarie di Allumiere per parlare di scienza, musica, arte in natura: ad Allumiere torna la terza edizione di Sensi Naturali promossa dal museo di Allumiete in collaborazione con il comune di Allumiere.

"Qualcuno si sarà accorto che dal 2022 ad Allumiere si svolge un evento culturale negli spazi naturali del Parco Archeo Geominerario di Allumiere Monti della Tolfa con il Monumento Naturale Il Faggetodi Allumiere e in quelliespositivi delMuseo A. Klitsche de la Grange nella Dimora Storica del Palazzo della Camera Apostolica - spiega la direttrice del museo di Allumiere, Lucina Giacopini - tutto pronto per la terza edizione di quello che è diventato uno degli appuntamenti imperdibili della stagione: "Sensi Naturali" il progetto artistico interdisciplinare che ha come drammaturgia la relazione tra scienza, coscienza ecologica e ambiente naturale in rapporto con il linguaggio delle arti. In purezza e senza mediazioni. A voce nuda. Un gesto di consapevolezza ecologica. E’ un viaggio concentrato in 7 pratiche di consapevolezza nel tempo e nello spazio a definire il percorso d’autunno 2024 di "Sensi Naturali" che prende corpo nelle terre minerarie, a volte sconosciute, del Parco Geominerario di Allumiere Monti della Tolfa. Una edizione speciale questa del 2024 che a differenza delle passate edizioni di fine estate, si svolge nel periodo autunnale con un focus sul tema “Strane creature” quelle che anche estranee, incomprese, singolari, difformi dal consueto tanto da suscitare perplessità se non scherno, popolano i territori della conoscenza, sensibili intorno a noi tutti, scavano nel profondo, in angoli di mondo fuori mano, escono dalle rocce e accendono la passionedestando meraviglia estupore. Per chi non la conosce, più che altro è una festa collettiva. Si parla di osservazione, conservazione e conoscenza, scienza, teatro, natura, musica, fotografia e curiositàinsieme a scienziati, ricercatori, musicisti, attori, scrittori in libere conversazioni e rappresentazioni coinvolgenti e dinamiche. Le sette pratiche di consapevolezza del viaggio concentrato si rivelano uno spunto perfetto per esplorare nuovi spazi e contesti in un viaggio concentrato attraverso contesti pop-up dove i luoghi del Parco possono prendere vita e interagire con il pubblico in modo diretto. Queste iniziative ed eventi a tempo limitato, non solo espandono la portata della nostra comunità, ma permettono anche a Sensi Naturali di evolversi continuamente, adattandosi a nuove ambientazioni e arricchendosi di nuove prospettive. Un programma che lascia ampia scelta per non dimenticare come la cultura nutre. Questa è "Sensi Naturali" delle terre minerarie di Allumiere, un’avventura nel Parco Archeo Geominerario Allumiere Monti della Tolfa, con tutti, gratuita e rigorosamente a voce nuda".

L'evento è organizzato in collaborazione e sinergia con l’amministrazione comunale di Allumiere, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l'Etruria Meridionale, la Biblioteca ISPRA, con il finanziamento della Regione Lazio Direzione Regionale Ambiente, Cambiamenti Climatici, Transizione Energetica e Sostenibilità, Parchi, con il patrocinio di ISPRAREMI Rete Nazionale dei Parchi e Musei Minerari Italiani. Dalla visione della ricerca archeologica alle esplorazioni documentarie, si arriva al reportage fotografico, che riporta ad una visione geologica tolfetana della terra e del paesaggio minerario, tutto con un unico fulcro: conservazione e conoscenza del patrimonio estrattivo del bacino minerario dei Monti della Tolfa.

"Infatti non tutti sanno che la fabbrica dell’allume dei Monti della Tolfa, la più importante impresamineraria europea ad organizzazione capitalistica delXVI,riserva oggi - prpsegue la direttrice Giacopini - ai nostri occhi di viaggiatori instancabili, un imponente ed esteso sistema minerario conservato ed osservabile nelle morfologie accentuate e “pittoresche" nel paesaggio collinare, creando nei rilievi veri e propri canyon con pareti verticali di oltre 50 metri d’altezza, tanto da richiamare l’attenzione di artisti di fama come Pietro da Cortona che ritrasse le cave in un celebre quadro oggi esposto ai Musei Capitolini. Il 19 ottobre abbiamo avuto "Martelli di pietra": gli strumenti di lavoro dei minatori preistorici al Mak. Ci sono oggetti che si presentano come veri e propri medium, strumenti, attraverso cui connetterci agli altri individui o azioni, appartenuti ad altre epoche e con storie lontane delle nostre ma, forse, molto simili alle nostre. Questo è il caso dei mazzuoli o picconi litici, preziosi reperti, totalmente inediti, di una antica tradizione estrattiva e metallurgica intrapresa fin dalla preistoria sulle alture dei Monti della Tolfa e attribuiti agli esordi della metallurgia (Eneolitico-Bronzo antico)".

Gli utensili litici sono presentati nella mostra Archeologia delle risorse e dei sistemi produttivi visitabile nelle sale del nuovo percorso Geologia&Mineralogia del MAK a cura di Lucina Giacopini Direttore del Museo e Rossella Zaccagnini della Soprintendenza Archeologia, Belle Artie Paesaggioper la provincia di Viterbo e perl’Etruria Meridionale. Cuore dell’esposizione sono i reperti rinvenuti dalle ricerche sulle antiche coltivazioni minerarie condotte nel sito di Allumiere, finora conservati nei depositi della Soprintendenza nello stesso Palazzo Camerale, adesso finalmente fruibili da parte del pubblico.

"L’allestimento è stato pensato per mettere in evidenza il rapporto continuo e simbiotico con l’elemento minerario, elemento per eccellenza che definisce le origini e la natura stessa di Allumiere e dei Monti della Tolfa.

La palette cromatica dell’allestimento - spiega ancora la direttrice del museo di Allumiete, Giacopini - è ripresa dal dipinto di Pietro da Cortona che ritrae il paesaggio delle cave della Tolfa del XVII secolo e che ripropone anche all’interno la dimensione estrattiva, in un continuo dialogo fra il paesaggio esterno e l’interno del museo. Poi c'è "Mappe di terra mineraria" al Palazzo della Reverenda Camera Apostolica, ossia una mostra documentaria, una monografica che intreccia le mappe di terra ai documenti trascritti in una esplorazione visiva del mondo estrattivo sotterraneo del bacino minerario dei Monti della Tolfa. Ne emerge una riflessione sul lavoro minerario in epoca storica fino all’attualità attraverso un nucleo cartografico inedito conservato nella Biblioteca ISPRA, istituzione che conserva le raccolte più complete nelle scienze della Terra e nelle tematiche ambientali".

Questa mostra è organizzata dal Direttore scientifico del MAK in collaborazione con la Biblioteca ISPRA. "La mostra - sottolinea la Giacopini - si inquadra nella più ampia operazione artistico-culturale che fa capo alla rassegna "Sensi Naturali" III edizione 2024 Allumiere.

"Fotografia, arte del nostro tempo a Palazzo Camerale": dal 19 ottobre, il MAK sta ospitando una mostra al Salone Nobile del Palazzo Camerale. "Si tratta di Viaggio al centro della terra mineraria, un intenso dialogo tra due linguaggi artistici, quello analitico dei fotografi del gruppo che fa capo all’Associazione Fotografica Click di Allumiere e quello di viaggio del fotografo, archeologo naturalista, Diego Mantero - spiega la dottoressa Giacopini - tutta incentrata sull’impressione e il concetto di paesaggio derivato dalle estrazioni delle importanti risorse minerarie del sottosuolo, la mostra presenta un panorama di immagini scattate alle miniere e alle cave di alunite a cielo aperto tra il 1990 e il 2023 nel Parco Geominerario dei Monti della Tolfa, che ha ispirato il lavoro di ricerca congiunto degli artisti per documentare il patrimonio storico del bacino estrattivo".

Imperdibile "Gallerie Sonore. Dare corpo ai suoni e sentire l’arte".

Il MAK sonorizza le sue collezioni attraverso questo progetto dedicato all’esplorazione del suono nelle arti, a dimostrare come il suono, seppure effimero nella sua forma eppure tangibile e universale, non è un accompagnamento, ma parte integrante dell’esperienza museale.

La sede museale sarà coinvolta in un programma di concerti per far conoscere al pubblico le sue creazioni di arte e musica: a dare il via lo scorso venerdì 19 ottobre è stato l’artista sassofonista romano "Paolo Farinelli JazzDuo", in continuità con l’esperimento consolidato di mettere le arti ne idiversi linguaggi, in dialogo con la musica Jazz e non solo. Il concerto, intrecciato con le esposizioni, gli allestimenti, le geo escursioni, il teatro natura e molto altro del vasto programma consultabile sui canali social del MAK. Sul sito www.museocivicoallumiere.it, prosegue la riflessione delle precedenti edizioni della rassegna curata da Lucina Giacopini e realizzata in collaborazione con il MAK, che in modo inedito questa volta estende l’itinerario visivo e sonoro oltre il canonico periodo di fine estate anche al periodo autunnale, come sempre esplorando tematiche legate alla cultura e all’arte per rivelare i molti punti di contatto nelle diverse dimensioni.

Per Info e prenotazionimuseo@comune.allumiere.rm.it o telefonando al numero 0766967793.

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