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LADISPOLI - Si viaggia nell’oscurità da giorni sulla via Aurelia. I pericoli maggiori provengono dal cavalcavia di Palo Laziale perché da tempo la torre faro Anas è spenta così come i lampioni, persino a ridosso di una curva sul ponte. Le sterpaglie da mesi invadono la carreggiata e rappresentano senza dubbio un grande ostacolo per chi guida. E poi gli incroci critici a ridosso della frazioni periferiche proseguendo con il problema dei gruppi di ciclisti che quotidianamente affollano la strada, anche di notte quando gli immigrati raggiungono la città dopo aver lavorato nei campi agricoli. È una vera e propria odissea la statale tra i chilometri 37 e 40, spesso teatro di gravi incidenti. Olmetto Monteroni, Boietto e via Rimessa Nuova. Ecco i punti più critici segnalati in questi anni anche dall’amministrazione comunale. Sono poi giorni di ulteriori tagli relativi ai pini a bordo della carreggiata giudicati pericolosi dopo essere stati attaccati dagli incendi. Per i cittadini non meno importante, la questione dei limiti di velocità: andrebbero uniformati a 70, perché in alcune zone di Ladispoli si va 90, poi a 80 per scendere a 70.
Polemiche anche degli utenti del trasporto su gomma costretti ad attendere i rispettivi bus in piedi. Le fermate non hanno neanche la copertura.
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