CERVETERI - Un tumulo scavato nel 1850 situato tra Cerveteri capoluogo e la frazione di Ceri. Uno dei tesori del territorio etrusco è "sbucato" fuori dopo la bonifica sia interna che esterna effettuata dal signor Nico Stella, volontario sempre al servizio dell'archeologia e dei tesori etruschi, e da altre persone che come lui hanno a cuore la storia di Cerveteri. A immortalarlo in alcuni scatti fotografici, Dino Frattari. «Dovrebbe essere un complesso sepolcrale più ampio che conteneva almeno 100 letti», ha commentato Nico Stella che ora spera di poterlo vedere presto aperto al pubblico. Ma le scoperte sul territorio non si fermano qui. C'è anche un tempio etrusco arcaico datato oltre 2.500 anni fa. «Come si fa a non rispettare e curare queste meraviglie rare uniche al mondo?», si domanda il volontario che ricorda anche l'apertura di alcuni giorni fa del tempio etrusco di Hera «a ben tre associazioni culturali molto importanti che operano sul comprensorio al fine di valorizzare promuovere e rilanciare tramite visite guidate e molto altro, il grande patrimonio archeologico che abbiamo a Cerveteri e dintorni. È stata una bella giornata all'insegna della cultura dell'arte e dell'archeologia, dove è servita anche per confrontarci e scambiarci molti pareri personali utili nel proseguo delle nostre attività».

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