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TOLFA - Inizia una nuova fase per l’Università Agraria di Tolfa. Alle 19 del 14 novembre, nella sala riunioni dell’Ente, si è svolta l’assemblea del consiglio di amministrazione, regolarmente convocata e al completo con la presenza dei cinque amministratori: Roberto Borghini, Mauro Cascianelli, Massimo Simoni, Gino Vannicola e Bruno Vecchioni, che ha anche assunto il ruolo di verbalizzante.
Una seduta densa, decisiva, che ha segnato l’avvio formale del nuovo corso amministrativo a seguito delle dimissioni dell’ex presidente pro-tempore Giulio Onori e dello scioglimento del precedente CdA. Un momento atteso dal territorio, considerando il peso istituzionale e storico dell’Ente agrario nella gestione del patrimonio collettivo, dalle terre civiche alle risorse idriche, fino alle attività produttive, ambientali e culturali.
Il primo punto all’ordine del giorno ha riguardato la nomina del nuovo presidente. Dopo aver ripercorso gli atti formali che hanno portato alla decadenza del precedente organo e alla ricostituzione del Consiglio lo scorso 11 novembre, l’assemblea ha dato seguito all’art. 17 dello Statuto, che prevede la formalizzazione della presidenza entro dieci giorni. La votazione, eseguita in forma palese, ha portato all’elezione unanime di Bruno Vecchioni, già amministratore dell’Ente produttore e commerciante collinare, che assume così il ruolo di presidente pro-tempore e legale rappresentante dell’Agraria.
«È un grande onore ricevere la fiducia dei miei colleghi in un momento così importante per la nostra comunità – dichiara il neo presidente Vecchioni –. L’Università Agraria è un patrimonio identitario, una responsabilità storica che abbiamo il dovere di tutelare e far crescere. Questo mandato rappresenta per me un impegno totale, concreto e quotidiano, a servizio dei cittadini». Vecchioni ha posto l’accento sulla necessità di una gestione moderna e pragmatica: «Metteremo ordine, programmazione e trasparenza al centro del nostro lavoro. Ci attende un periodo di riassetto interno ma anche di rilancio, con progetti che vogliamo condividere con la cittadinanza e con le associazioni del territorio. L’Agraria deve tornare ad essere un motore di sviluppo, non solo un ente di gestione».
Coerentemente con la nuova struttura amministrativa, l’assemblea ha proceduto anche alla nomina del vicepresidente, ruolo assegnato all’unanimità a Massimo Simoni, già amministratore dell’Ente.
Il presidente Vecchioni ha accolto la votazione con soddisfazione: «Massimo Simoni è una scelta di competenza, equilibrio e continuità. Saprà affiancarmi con professionalità in una fase complessa, soprattutto nella gestione del personale, delle aziende agricole e degli aspetti organizzativi dell’Ente». Il terzo punto della seduta ha riguardato la definizione delle deleghe operative: dopo una discussione articolata il consiglio ha affidato a Roberto Borghini la delega del parco macchine; all'esperto Mauro Cascianelli quella delle risorse idriche; a Massimo Simoni quella delle risorse umane e sviluppo aziende agricolo e a Gino Vannicola quella dello sviluppo, innovazione e ufficio stampa.
Il nuovo presidente ha sottolineato l’importanza della squadra: «Abbiamo scelto deleghe precise perché vogliamo lavorare con efficienza e con tempi rapidi. Ognuno dei membri del CdA avrà responsabilità chiare, così da accelerare la risoluzione delle criticità e pianificare attività a medio e lungo termine. Ci aspettano sfide importanti: dalla manutenzione delle infrastrutture rurali alla gestione sostenibile delle risorse idriche, fino all’innovazione nel settore agricolo locale».
Vecchioni ha poi aggiunto: «Il nostro orizzonte è un’Agraria più trasparente, più presente sul territorio e più capace di dialogare con i cittadini. Apriremo tavoli di confronto e momenti pubblici per ascoltare esigenze, raccogliere suggerimenti e condividere obiettivi». La nuova guida, compatta e frutto di una votazione unanime, segna l’avvio di una stagione amministrativa che promette rinnovamento, dialogo e un più stretto rapporto con la comunità.
Il team si impegnerà a dare continuità alle decisioni, mantenere un profilo trasparente e affrontare con solidità i temi più urgenti: gestione del patrimonio boschivo e agricolo, manutenzione dei pascoli, tutela delle acque, rilancio delle aziende agrarie e valorizzazione territoriale.
Il presidente Vecchioni ha concluso la seduta con un impegno chiaro: «Lavoreremo con serietà e spirito di servizio. Questo Ente appartiene ai cittadini: è a loro che dobbiamo rendere conto, ogni giorno».
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