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Finisce agli arrestati domiciliari il 29enne accusato di tentato omicidio.
Sono stati i carabinieri della Compagnia capoluogo ad aver eseguito l’ordinanza applicativa di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip del tribunale viterbese, davanti al quale, mercoledì scorso, il 29enne ha fatto scena muta. Il grave episodio risale al 19 giugno, quando, alle pendici della Faggeta, il giovane si è reso responsabile di un'aggressione che poteva trasformarsi in tragedia. Le indagini, portate avanti con determinazione dai militari della atazione di Soriano nel Cimino hanno permesso di raccogliere prove sufficienti per far scattare il provvedimento restrittivo. Secondo quanto si è appreso, l’aggressione è avvenuta in via San Giorgio, una strada che dal centro storico conduce a una zona boschiva: il 29enne si sarebbe accostato con la sua auto a quella delle vittime e avrebbe inferto tre fendenti all’addome al 33enne, seduto sul sedile passeggero anteriore, e avrebbe ferito la 25enne, che era al volante, alla mano destra mentre cercava di difendere il 33enne. Una volta scattato l’allarme sul posto si sono precipitati i carabinieri e i sanitari del 118 che hanno trasportato i malcapitati al pronto soccorso. Gli uomini dell'Arma hanno notificato l'ordinanza direttamente all'indagato nella sua abitazione, situata nel centro storico del capoluogo. La comunità, ancora scossa dall'accaduto, si interroga su come un simile atto di violenza possa essere avvenuto in una zona solitamente così pacifica.