TARQUINIA - Taglio dei pini al Lido, le opinioni si dividono. L’amministrazione Giulivi sta procedendo all’azione di abbattimento dei pini che continuano a generare danni lungo le strade del Lido. Un intervento a tutela di strade e palazzi che prevede poi la sostituzione con nuove alberature. Non tutti, però, sono d’accordo.
Dopo le rimostranze di Assolidi, prende posizione anche il Movimento cinque stelle. «Nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, l’assessore ai Lavori pubblici ha annunciato l’imminente abbattimento di tutti gli alberi di pino, in particolare di quelli che si trovano ai lati di viale Mediterraneo, uno dei viali principali del Lido di Tarquinia - ricordano i grillini - La scelta di tagliare settantacinque pini a viale Mediterraneo al Lido di Tarquinia, fatta emergere dall'assessore Cerasa nell'ultima seduta del consiglio comunale, per “liberare” le strade della nostra marina dagli stessi “fastidiosi” alberi, la consideriamo un’aberrazione - tuonano dai Cinque stelle - I pini caratterizzano il Lido sia per immagine che per la frescura che concedono nelle assolate giornate estive. Certo, - aggiungono - da un’amministrazione comunale che usa facilmente la sega (vedi la fine indegna che hanno fatto anche i lecci miserabilmente abbattuti nei pressi del cimitero, lato monte della S.P. Monterozzi Marina), e che pensa che il verde urbano sia fatto di aiuole (neanche un parco è stata capace di creare) non ci si può aspettare sensibilità e rispetto per dei pini attempati, che hanno impiegato quasi 70 anni per raggiungere le loro dimensioni imponenti».
«C’è il problema delle radici, si sa», ammettono. E viale Mediterraneo è certamente tra le vie più dissestate, ormai quasi impercorribile.
«Ma prima di sacrificare un patrimonio di grande valore, occorrono progetti mirati e puntuali per salvare capra e cavoli e come si dice: volere è potere - sostengono i Cinque stelle - Ci associamo all'accorato appello fatto da Assolidi per salvare i pini di viale Mediterraneo e anche gli altri a cui potrebbe toccare la stessa sorte. Ci associamo al loro appello perchè condividiamo le loro argomentazioni: quei pini sono costitutivi del Lido, sono immagine, sono frescura estiva e soprattutto sono parte di un insediamento dove vivono permanentemente molte centinaia di persone che hanno in quei pini la loro identità. Loro sono stati interpellati? Probabilmente no». Forse sarebbe il caso di guardare avanti, anzichè sempre indietro. Forse sarebbe più opportuno lasciare i pini nelle pinete e le pinete libere da lottizzazioni.
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