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TARQUINIA - Il consiglio regionale del Lazio ha approvato una mozione presentata dai consiglieri Roberta della Casa (Forza Italia), Daniele Sabatini (Fratelli d’Italia) e Mario Luciano Crea (Lista Civica Rocca) che impegna il presidente della Regione Lazio e la giunta regionale a sostenere le candidature a Capitale italiana della Cultura 2028 di tre città laziali, fra le quali Tarquinia. Si tratta di un riconoscimento di grande prestigio, conferito annualmente dal Consiglio dei ministri, che premia le città capaci di proporre progetti culturali innovativi e di alto valore, in grado di valorizzare il patrimonio artistico, storico e sociale del territorio.
La mozione, sottoscritta dal capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio Daniele Sabatini insieme alla proponente Roberta Della Casa e al presidente della Commissione Cultura Luciano Crea, impegna presidente e giunta a supportare il percorso delle tre città candidate, promuovendo le proposte progettuali nell’ambito di una sana competizione, anche con la possibilità di realizzare le iniziative più significative contenute nei singoli programmi come arricchimento dell'offerta culturale del Lazio, e a destinare nel primo bilancio utile risorse alla città che risulterà vincitrice per l'attuazione dei progetti in campo.


Sabatini esprime soddisfazione per il risultatato e ringrazia Roberta Della Casa e tutti coloro che hanno votato la mozione: «Il Comune del litorale viterbese, che è in corsa con Anagni e Pomezia, svolge il ruolo di capofila dell’area dell’Etruria meridionale che comprende oltre al mare, importanti siti archeologici e parchi naturali - ricorda Sabatini - con l’obiettivo di favorire una progettualità condivisa e integrata, in grado di attrarre nuovi investimenti e creare concrete opportunità di sviluppo per il nostro territorio. Un grazie ai consiglieri regionali che hanno votato la mozione e all’assessore regionale alla Cultura Simona Baldassarre per aver accolto l’impegno, garantendo la massima collaborazione».
«La presenza di ben tre candidature provenienti dalla nostra regione - dichiara Mario Luciano Crea, capogruppo della Lista Civica Rocca del Consiglio regionale del Lazio - rappresenta un chiaro segnale della vivacità culturale e della capacità progettuale del Lazio. Le proposte di Anagni, Pomezia e Tarquinia si distinguono per la loro visione a lungo termine, finalizzate a valorizzare le specificità di ciascun territorio. L’eventuale aggiudicazione di una di queste città come “Capitale Italiana della Cultura 2028” costituirebbe un riconoscimento di eccezionale importanza per l’intera regione e avrebbe positive ricadute per l’intero territorio. Oltre a rappresentare un prestigio culturale, questo titolo potrebbe fungere da volano per un significativo incremento degli investimenti pubblici e privati, favorire un aumento dei flussi turistici e consolidare l’immagine del Lazio come polo di eccellenza culturale a livello nazionale e internazionale». «Attraverso la mozione, - aggiunge Crea - abbiamo voluto porre all’attenzione del consiglio regionale il valore strategico e progettuale del percorso intrapreso dai comuni di Anagni, Pomezia e Tarquinia e di tutti i comuni associati (Allumiere, Barbarano Romano, Blera, Canale Monterano, Cerveteri, Civitavecchia, Ladispoli, Montalto di Castro, Monte Romano, Santa Marinella e Tolfa), sottolineando l’impatto positivo che tale riconoscimento potrebbe avere sull’intera comunità regionale e richiesto un impegno concreto, in tutte le sedi istituzionali coinvolte, per sostenere con determinazione le candidature delle tre città. È stata altresì proposta l’istituzione di un tavolo di lavoro congiunto tra Regione Lazio e Comuni candidati, con l’obiettivo di coordinare le azioni di supporto e valorizzazione delle iniziative, al fine di garantire una maggiore offerta culturale a sostegno delle candidature».
«Il Lazio è uno scrigno da scoprire, una regione ricca di storia, natura, cultura, di borghi romantici e città dinamiche - dichiara l’assessora alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, in merito alle lettere di sostegno inviate ai sindaci delle città del Lazio candidate a Capitale Italiana della Cultura 2028 - Un tesoro nascosto, a volte, oscurato dalla grande bellezza di Roma. Per questo, è importante promuovere e far conoscere il nostro territorio, con tante realtà che possono e debbono ambire a riconoscimenti importanti. In questa ottica, va il sostegno della Regione Lazio alle candidature a “Capitale Italiana della Cultura 2028” che abbiamo sottoscritto a favore di tre proposte diverse, ma di eguale interesse e prestigio: la candidatura del Comune di Anagni, sostenuta dai Comuni di Alatri, Ferentino e Veroli, che mira a valorizzare una rete dallo straordinario valore storico-artistico, in una cornice naturalistica di grande pregio; la candidatura dei Comuni di Pomezia e Ardea, un’occasione concreta per raccontare al Paese di un territorio che si reinventa, che mette in rete le proprie eccellenze e che crede nella cultura come motore di sviluppo e di coesione; la proposta del Comune di Tarquinia, che tiene dentro tanti altri bellissimi comuni dell'Etruria laziale e della Tuscia - Allumiere, Barbarano Romano, Blera, Canale Monterano, Cerveteri, Civitavecchia, Ladispoli, Montalto di Castro, Monte Romano, Santa Marinella e Tolfa -, fra mare e storia, all'ombra degli Etruschi e del Medioevo. Tre proposte che meritano di vincere la posta in palio, e per le quali tifo, con tutto il mio cuore. Con le nostre lettere di sostegno ai sindaci protagonisti di questa sfida, rendiamo noto che siamo una squadra e siamo uniti per far vincere la nostra terra».
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