CIVITAVECCHIA – Dopo il blitz scattato nei giorni scorsi all’interno del porto, nella zona di Porta Marina, arrivano i primi sviluppi giudiziari. Due persone – un cittadino italiano e un cittadino nordafricano – sono state denunciate a piede libero per gli abusi edilizi riscontrati all’interno delle baracche poste sotto sequestro.

Gli agenti della Polizia di frontiera, insieme alla Guardia Costiera, avevano messo i sigilli a una serie di strutture realizzate a ridosso dei muri della Rocca, vincolata sotto il profilo storico e paesaggistico. Dietro quelle lamiere e murature improvvisate erano state ricavate sette unità abitative irregolari, trasformando l’area in un vero e proprio complesso abusivo.

La Procura della Repubblica di Civitavecchia sta ora analizzando con attenzione la vicenda. Nelle prossime ore potrebbero emergere ulteriori risvolti, anche sul fronte delle responsabilità penali e amministrative. Non è escluso che venga ordinata la demolizione delle baracche, considerate un grave deturpamento della cornice storica e architettonica della città portuale.

L’operazione ha acceso i riflettori su un’area particolarmente delicata del litorale cittadino, richiamando l’attenzione dell’opinione pubblica tra chi plaude al ripristino della legalità e chi, invece, si interroga su come sia stato possibile che simili abusi fossero tollerati per anni sotto gli occhi di tutti.