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CERVETERI - «I residenti attendono un segnale: via di Ceri è chiusa da mesi e non si conosce il suo futuro». Gianluca Paolacci, consigliere comunale d’opposizione, tira per la giacchetta sindaca e assessori per un questione di viabilità che si trascina ormai da parecchio tempo. Il 3 ottobre scorso la frana e la conseguente chiusura della strada nell’omonima frazione di Cerveteri dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco e dei carabinieri. A distanza di 5 mesi restano solo le macerie nell’area con una situazione di immobilismo che sta penalizzando i cittadini. «Davvero un caos – critica Paolacci – questa maggioranza, quindi chi ci governa qui a Cerveteri, deve affrontare un problema grande di questo territorio. E non è disertando le commissioni ad hoc alla Pisana, come è accaduto il mese scorso quando nessun referente comunale si è presentato per discutere in Regione il caso di via di Ceri, che si può trovare una soluzione. Ci vuole un tavolo di confronto al più presto, passano i mesi e via di Ceri è chiusa e non si sa quando riaprirà. Il fatto che la frana sia partita da un terreno privato non giustifica l’immobilismo del comune. Torneremo a parlarne anche in aula consiliare».Né la Regione Lazio, né il Comune hanno messo finora dei fondi nel piatto per poter procedere con la ristrutturazione della parete tufacea crollata improvvisamente dopo la pioggia abbondante caduta nella notte. Anzi, a dire il vero la Pisana difficilmente elargirà un contributo economico come confermato da Anna Lisa Belardinelli, ex consigliere comunale e attualmente impegnata con un incarico nella segreteria dell’assessorato regionale ai Lavori Pubblici.
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