CERVETERI - «In direzione Bracciano ormai scaricano interi camion di rifiuti e tutto tace. Sono anni che c'è questa situazione e peggiora sempre di più». Lo sfogo, legittimo, è di Patrizio, residente cerveterano. Sulla Settevene Palo le discariche a cielo aperto si stanno espandendo a lato della carreggiata in entrambe i sensi di marcia. Un pericolo in più per gli automobilisti, oltre ai crateri sull’asfalto, perché l’ammasso di sporcizia sfiora la carreggiata e le ruote dei veicoli. Si trova di tutto: calcinacci, mobili usati, spazzatura, lastre di eternit, scatoloni, elettrodomestici vecchi. È di notte in particolar modo che gli incivili colpiscono avvicinandosi soprattutto con i rispettivi furgoni e abbandonando qualsiasi cosa in una zona che è diventato terra di nessuno nonostante sia una delle arterie maggiormente trafficate del territorio. I cittadini puntano ancora il dito contro le istituzioni, immobili. Chiedono maggiori controlli, telecamere e fototrappole o perlomeno delle reti di contenimento nei punti dove le discariche crescono anche perché si temono dei roghi tossici qualora qualcuno incendiasse i rifiuti. E intanto cinghiali e topi vengono richiamati ogni giorno dagli avanzi rischiando di finire pure sotto le auto. Il degrado avanza anche nella frazione di Cerenova, sempre a Cerveteri. Ad ogni angolo praticamente gli abitanti si imbattono in una mini discarica a volte formata anche da materassi, suppellettili e camere intere, come accaduto ad esempio in viale dei Tirreni. Nei giorni scorsi qualcuno ha persino appiccato il fuoco. I residenti temono che lo scenario possa aggravarsi in estate per l’arrivo di migliaia di romani, alcuni dei quali non sono nemmeno censiti riguardo alla Tari e potrebbero non utilizzare i classici mastelli per gettare l’immondizia.

Sos voragini

Polemiche infine per le tante buche sia a Cerenova che a Campo di Mare. In alcuni casi sono le radici degli alberi a creare avvallamenti ma occorre un serio piano di riqualificazione.

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