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CIVITAVECCHIA – «Ci sono temi che dovrebbero unire tutti, e la sicurezza è uno di questi». A dirlo è Tullio Nunzi, ex rappresentante Confcommercio Civitavecchia, che interviene nel dibattito cittadino dopo una serie di episodi critici – dai femminicidi agli atti di violenza durante la movida – chiedendo un approccio condiviso e responsabile da parte della politica e del tessuto sociale.
«Non reputo Civitavecchia una Gomorra, ma alcuni fatti non vanno sottovalutati – ha dichiarato Nunzi –. Serve una riflessione collettiva, che veda coinvolti non solo il consiglio comunale ma anche le parrocchie, le associazioni, gli oratori, le forze dell’ordine e la magistratura».
Nunzi ha sottolineato inoltre il ruolo dei commercianti come presidio attivo del territorio: «Un’insegna accesa, un negozio aperto contribuiscono alla sicurezza. I negozi di vicinato, anche nell’era digitale, sono insostituibili: rendono le città più vivibili, attrattive e sicure. Quando un negozio chiude, è un pezzo di città che scompare».
Infine, l’appello a evitare divisioni sterili: «Il tema della sicurezza non può diventare terreno di scontro tra chi invoca l’ordine e chi accusa le forze dell’ordine. Serve una risposta comune, responsabile e concreta».
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