CERVETERI – L’opposizione etrusca ora è decisa a portare in aula consiliare il punto della formazione della nuova provincia. La richiesta è stata sottoscritta da Lamberto Ramazzotti, Gianluca Paolacci, Alessandro Fondata, Luca Piergentili e Vilma Pavin. Gli esponenti di minoranza si appellano all’articolo 39 del regolamento comunale per fare in modo che anche Cerveteri si esprima sul progetto “Porta d’Italia” votato recentemente anche dal consiglio comunale di Ladispoli, dopo Civitavecchia, Santa Marinella, Fiumicino e altri comuni. «Per l’opposizione – puntualizza Gianluca Paolacci, consigliere comunale – questa è una grande opportunità. Cerveteri può dare dimostrazione di essere finalmente una città forte e non più un paese. Anche perché per come Città Metropolitana gestisce le strade, la viabilità e le scuole allora è arrivo il momento di trovare dei progetti alternativi. In base all’articolo 39 del regolamento comunale abbiamo chiesto la convocazione del consiglio. Non capiamo sinceramente la giunta che non opere per il bene comune, piuttosto per opportunità politica. E questo non va affatto bene». La maggioranza ancora non si è fatta sentire. Il sindaco, Elena Gubetti, ha manifestato le sue perplessità e non più tornata a parlarne. C’è da dire pure che il suo predecessore, Alessio Pascucci, siede in consiglio metropolitano. E chissà se ciò possa davvero influire sulla scelta cerveterana dove le vicende politiche interne ultimamente non è che stiano andando molto bene.

A Ladispoli il punto è passato con 14 alzate di mano dei consiglieri di maggioranza alle quali si è aggiunta quella di Eugenio Trani, esponente di minoranza. Sette invece i voti contrari. La seduta si è conclusa con la votazione che, comunque, ha di fatto, dato il via libera, per quel che riguarda la città balneare, ai prossimi passi per la costituzione del nuovo Ente. Per il sindaco ex Lega, Alessandro Grando, si tratterebbe di una «possibilità per i comuni a nord della Capitale di autodeterminarsi e di poter governare il territorio al meglio delle sue possibilità».

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