LADISPOLI - La stazione ferroviaria di Ladispoli-Cerveteri, come si sa, è una delle più affollate del Lazio. I pendolari che dalla mattina presto si mettono in viaggio verso Roma sono all'incirca 8mila, un numero che lascia immaginare come la Capitale sia la seconda casa per molti abitanti. C'è un problema intorno a questo movimento di persone, che è riconducibile agli orari dei treni la domenica e nei festivi. A sollevarlo è Giovanni Ardita, ex consigliere comunale, per anni delegato ai Pendolari, che denuncia l'assenza del treno delle 5 da Ladispoli, visto che la domenica la prima corsa per Roma fissata per le 6.24. «A giorni mi incontrerò con l'assessore regionale ai Trasporti – incalza Ardita - per sollevare questa criticità per la quale bisogna trovare una soluzione. Molti lavoratori domenicali, operai, badanti, autisti e altre categorie, attaccano la mattina presto e quindi sono costretti a raggiungere Roma con mezzi privati e spese più elevate». Da qui le richieste: «Chiederò a Ghera – promette - di poter inserire nel palinsesto dei treni un orario adeguato, come quello delle 5, che possa consentire a molte persone di arrivare con puntualità sul posto di lavoro. Del resto Ladispoli è una città la cui forza lavoro è in altissima percentuale alle dipendenze di Roma. Ci sono ospedalieri, militari, impiegati pubblici. Ma anche lavoratori che sono nel privato, come nell'alberghiero e nella logistica, costretti a partire all'alba da casa». Irrisolto anche il tema dei crocieristi. Scompartimenti stracolmi, valigie sui sedili e lungo i corridoi. In estate la situazione è destinata a peggiorare ma le Ferrovie dello Stato ancora non ha messo mano ad uno dei nodi essenziali del trasporto pubblico.

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