CERVETERI – Troppi incidenti sulla Settevene Palo all’imbocco con l’A12 e poche contromisure per fronteggiare un’emergenza sempre più palese. Anche nel 2024 il numero degli scontri è stato piuttosto elevato tanto da spingere comitati e associazioni a spronare le istituzioni affinché si pongano degli accorgimenti. Il sindaco, Elena Gubetti, aveva annunciato l’avvio dei lavori della rotatoria dopo il semaforo verde di Anas e Regione ma poi non si è saputo più nulla del progetto. A prendere posizione ora anche Graziella Viviano, madre di Elena Aubry, la 26enne morta in via Ostiense nel 2018. Una tragedia su cui si parlò molto per la manutenzione stradale in città e per le buche killer. «Qui si tratta di salvare le vite di tutti – parla della Settevene Palo - da una trappola stradale. In quel punto strettissimo, ci sono auto che si incrociano da ogni senso di marcia, peraltro tagliando le carreggiata in entrambi i sensi. Questo potrebbe essere concepibile tra due stradine secondarie, ma non in una arteria e in uno svincolo di uscita autostradale che peraltro nei week end in estate è invaso da auto che vanno e tornano dal mare». Da qui la necessità del rondò, unica soluzione. «Cosa aspettiamo affinché “Autostrade” metta i soldi per sistemare con una rotatoria quello svincolo? – aggiunge – Nel frattempo deve morire qualcuno? Bisogna agire con la motivazione dell'urgenza, anche con una soluzione provvisoria. Non aspettiamo l'ennesima morte per poi sentirci dire da un Giudice che chi di dovere poteva fare qualcosa. Per favore, basta morti e famiglie distrutte». Sul caso interviene anche un motociclista rimasto coinvolto in un incidente poco più di un mese fa. «Parliamo di un incrocio – denuncia Salvatore Annarumma - dove da anni si verificano incidenti stradali, più o meno gravi. Una vera e propria mattanza all'ordine del giorno che dovrebbe imporre alle autorità competenti, l'obbligo di trovare urgentemente una soluzione. Ma ciò non accade, e così, tra i valzer di rimpalli tra enti pubblici, su chi debba mettere mano o al portafogli per sistemare questo orrore della viabilità, gli incidenti non si placano, le sirene del 118 e delle forze dell’ordine continuano a suonare e malcapitati di turno si ritrovano a vivere un inferno ampiamente evitabile».

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