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TOLFA - All’alba di una domenica d’autunno, il cielo sopra l’Umbria si è tinto dei colori dell’alba e dei fazzolettoni scout.
Tra le colline che separano Perugia da Assisi, migliaia di persone hanno iniziato a camminare insieme, passo dopo passo, con un unico pensiero nel cuore: la pace non è un sogno, ma un cammino da compiere ogni giorno.


Tra loro c’erano anche gli Scout di Tolfa e di Santa Marinella, accompagnati dalla comuità capi e da alcuni genitori, testimoni di una generazione che non si arrende all’indifferenza e che sceglie di mettersi in marcia — letteralmente — per costruire un mondo migliore.
“In un tempo attraversato da guerre e paure, da notizie che troppo spesso parlano di odio e distruzione, questi giovani hanno scelto di rispondere con il linguaggio più semplice e disarmante che esista: quello dei passi condivisi, del camminare insieme, del credere ancora nella forza del bene - spiegano dalla comunità capi del gruppo scout di Tolfa e Santa Marinella -. La Marcia Perugia–Assisi, ideata nel 1961 dal filosofo Aldo Capitini e nell’edizione 2025 ha visto camminare insieme decine di migliaia di persone: studenti, famiglie, religiosi, associazioni, giovani e anziani, uniti sotto un unico messaggio – “Passi di pace” che h risuonato con una nuova, in un mondo ferito da conflitti e divisioni”. Gli Scout di Tolfa e Santa Marinella, riconoscibili dai fazzolettoni colorati e dalle bandiere cariche di simboli e speranze, hanno partecipato con entusiasmo e consapevolezza. La marcia, per loro, è diventata una tradizione educativa, un appuntamento atteso e preparato con spirito di servizio e riflessione. «Quest’anno sentivamo forte il bisogno di esserci — raccontano i capi gruppo — non solo come scout, ma come cittadini del mondo, come educatori e come genitori. È un tempo difficile, pieno di paure e di conflitti e proprio per questo crediamo che il nostro dovere sia testimoniare che un’alternativa esiste: una società fondata sulla solidarietà. Tra cori, canti, cartelli colorati e sorrisi, i ragazzi hanno marciato con la leggerezza della giovinezza ma anche con la consapevolezza che la pace non è un’utopia: è un percorso, fatto di piccoli gesti, di ascolto, di presenza.
«Camminare insieme per un ideale — ha sottolineato la capo gruppo Marta Ceccarelli — è il modo migliore per insegnare ai nostri ragazzi che la pace si costruisce con gesti concreti, con la parola, con l’impegno quotidiano. È un valore che va vissuto, non solo proclamato». La marcia, lunga circa 24 chilometri, da Perugia a Santa Maria degli Angeli, è stata anche un viaggio interiore. Lungo il percorso: gli scout hanno incontrato persone provenienti da tutta Italia, condividendo riflessioni, esperienze e sorrisi. La diversità di provenienze e culture si è trasformata in un’unica grande voce: quella dell’umanità che rifiuta la guerra e sceglie la pace come cammino comune. L’arrivo a Santa Maria degli Angeli, ai piedi di Assisi, è stato un momento di intensa emozione: nel silenzio della piazza, dopo ore di cammino, i partecipanti si sono stretti in un grande abbraccio collettivo. Canti, riflessioni e preghiere hanno accompagnato il momento conclusivo della marcia, nella città simbolo della spiritualità francescana e della fraternità universale. Con il cuore colmo di emozioni e la stanchezza della marcia ancora nelle gambe, gli Scout di Tolfa e Santa Marinella sono tornati a casa arricchiti da un’esperienza profonda. «Essere presenti alla marcia è un atto di resistenza contro l’indifferenza — hanno dichiarato i capi dei gruppi scout Tolfa e Santa Marinella —. Vogliamo continuare a camminare, sempre, dalla parte della pace che non nasce dai grandi discorsi, ma dai piccoli gesti quotidiani, dalla coerenza e dal coraggio di scegliere il bene, anche quando sembra più difficile.Auspichiamo che per tutti i partecipanti ogni passo, ogni sguardo, ogni mano tesa possa diventare un seme di speranza. E siamo certi che camminare insieme — come scriveva Aldo Capitini — significa già cominciare a costruire il mondo che desideriamo”.
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