SANTA MARINELLA – Il Movimento Archetruria ha presentato una relazione sulla panoramica dei ruderi dell’epoca romana che si estendono lungo la spiaggia, da Torre Chiaruccia fino al fosso Marangone di Civitavecchia, vicino al fosso delle Guardiole dove si possono notare alcune fondamenta, che sono state realizzate in strati geologici che vanno dal tirreniano-siciliano all’olocene.

Le mura divisorie in mattoni di un ambiente poggiano su un pavimento in cemento, ricoperto in opus tessellatum. Conclude la grande cloaca, realizzata con tegole bipedali, che appartiene alla colonia di Castrum Novum. Questo luogo è un museo a cielo aperto che merita di essere preservato e valorizzato.

La particolare conformazione litologica della costa da Santa Marinella a Santa Severa, composta da stratificazioni geologiche riferibili al flysch della Tolfa, ha da sempre evidenziato una linea costiera rilevata di alcuni metri, in più l'erosione costiera nei millenni, unita all'innalzamento del livello marino, ha messo oggi in evidenza i ruderi di epoca romana attinenti alla colonia di Castrum Novum, fondamenta con le mura portanti di un ambiente emergente lungo la spiaggia di Torre Chiaruccia.

E sempre a Santa Marinella, fa presente Archeoetruria c’è una pittoresca località nota come Macchia dei Carbonari, che ospita un antico fontanile risalente ai primi anni del ‘900. Questa storica fonte d’acqua è stata preservata e continua a servire come punto di ristoro per gli animali sia selvatici che allevati della zona. Tra questi, si possono ammirare gli esemplari di cavallo tolfetano, una razza equina autoctona, discendente da quella etrusca dei Monti della Tolfa.