LADISPOLI - Se l'acqua non c'è è colpa dell'assenza di piogge e dell'aumento delle temperature. A giustificarsi in questo modo è stata proprio Acea Ato2. Ma il Comune non ci sta. Le stesse condizioni, infatti, come evidenziato dal delegato al servizio idrico Filippo Moretti, «si sono verificate anche negli anni passati e in misura ben più consistente ma che non hanno impedito a Flavia Servizi di dare continuità alla fornitura idrica ai cittadini negli stessi periodi di massima richiesta». Per non parlare poi del fatto che «Acea è in possesso di imponenti risorse tecniche ed economiche» per poter offrire un servizio costante alla collettività. Ed invece, ad oggi, nonostante le sollecitazioni da parte dell'amministrazione comunale («l'ultima richiesta risale alla riunione dell'11 luglio 2023 tra i vertici tecnici di Acea Ato 2 e i rappresentanti del Comune») i rubinetti, soprattutto nel fine settimana, continuano a restare a secco in gran parte della città. Non solo ai piani alti dei palazzi ma anche a quelli più bassi, dove solitamente il flusso idrico non è mai mancato. «Il comune sta pressando il gestore fin da prima dell'inizio dell'estate ma, nonostante le continue richieste - ha detto Moretti - siamo ancora al nulla di fatto e i cittadini sono sempre più esasperati». E ora con l'aumento delle temperature, la necessità di potersi rinfrescare, la situazione rischia di diventare surriscaldarsi ancora di più.

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