TARQUINIA –  L’autostrada Tirrenica verso il completamento. È emerso durante un question time presentato in commissione Ambiente dall’onorevole Mauro Rotelli e presieduta dal collega Simiani. Il Mit, nella persona del viceministro Bignami, ha infatti ribadito l’impegno del dicastero al «reperimento del fabbisogno finanziario per la progettazione ed esecuzione dell’intervento di adeguamento della Tirrenica, tratta Tarquinia/San Pietro in Palazzi, nel prossimo contratto di programma tra Stato ed Anas» che sarà esaminato nella prossima seduta del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile).

Lo stesso presidente della commissione Ambiente, territorio e Lavori pubblici della Camera, Mauro Rotelli (Fdi), ha spiegato che si tratta di «un intervento a lungo atteso, molto importante per lo sviluppo infrastrutturale dell’Alto Lazio e della Toscana, in grado di coniugare sviluppo economico e maggiore sicurezza della viabilità».

La Tirrenica è la principale arteria stradale lungo costa tra la Toscana e il Lazio, attesa da oltre mezzo secolo.

Come è noto, per chiudere la cerniera tra Rosignano (Livorno) e Tarquinia (Viterbo), dove finiscono i rispettivi rami di autostrada, la strada va in parte sistemata – tra Rosignano (San Pietro in Palazzi) e Grosseto – e in parte costruita di sana pianta, tra Grosseto sud e Tarquinia.

Qui per molti chilometri, tra Pescia Romana nel Lazio e Orbetello-Fonteblanda, passando da Capalbio in provincia di Grosseto, la strada in alcuni tratti è addirittura a una sola corsia per senso di marcia, vi si affacciano passi carrabili di abitazioni e aziende e il tasso di incidenti è spaventoso.

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