LADISPOLI - Un Capodanno sicuramente un po' diverso rispetto a quello degli anni passati. Con il rincaro dei prezzi che ha inciso nelle tasche delle famiglie, l'influenza che ha colpito migliaia di persone e un concerto in piazza con un nome di tutto rispetto che ha invogliato molti a cambiare la routine. A risentirne, un po', lo è stata la ristorazione. Anche se non tutti la pensano allo stesso modo. «Il bilancio è sicuramente leggermente migliore rispetto allo scorso anno», spiega Marco Nica. «Il bacino d'utenza è ormai così vasto (tra chi sceglie la cena fuori e chi preferisce restare invece a casa in famiglia o tra amici, ndr) che non ne abbiamo risentito molto». Meno cenone e più cena sul presto invece per Roberta Allegretti. Frutto del concerto in piazza Falcone con Gianna Nannini. «La gente - ha spiegato - voleva mangiare presto per andare a vedere lo spettacolo». Al ristorante, dunque, per le 19.30 così da riuscire a pagare il conto entro le 22 per non perdere le note iniziali. Il risultato: «Meno menu fissi rispetto allo scorso anno». Stessa situazione raccontata anche da un altro gestore, Giuseppe. Rispetto agli scorsi anni quest'anno la sua attività ne ha risentito di più. Tra le disdette per "malattia" e quelle dell'ultimo momento di chi una volta scoperto che in piazza c'era la famosa rockstar, alla fine i coperti sono stati decisamente meno rispetto all'anno precedente. «L'unica variabile è stata quella del Natale» racconta invece Valentina Vidor. «Si è registrata una contrazione». Per la notte di San Silvestro, invece, tutto tranquillo: «Abbiamo lavorato». Ora i ristoratori auspichino in un anno positivo. Diversi gli appuntamenti in programma per la città balneare. Dalla tradizionale sagra del carciofo romanesco all'estate che vede ogni anno sempre di più, arrivare vacanzieri per trascorrere qualche giorno lontano dall'afa delle grandi città come Roma. Quella del 2023 sarà sicuramente ricordata come una stagione tra alti e bassi (e il Natale e il Capodanno non hanno fatto eccezione). Sebbene si sia trattata della prima senza alcun tipo di restrizioni a causa dell'emergenza sanitaria, dall'altra parte la gente ha dovuto fare i conti con il rincaro dei prezzi: dal supermercato alla benzina il portafogli è stato molto "leggero". Risultato: poca gente in giro, almeno per ristoranti la sera, e anche quando i tavoli erano pieni, i piatti ordinati erano pochi. Ad incidere, sempre, il caro-vita.

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