FIUMICINO - Nel consiglio comunale del Comune di Fiumicino è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno contro la violenza di genere con il ripristino del “posto occupato”.

Tale posto era già stato “occupato” in precedenza per ricordare e non dimenticare le troppe donne a cui è stata tolta brutalmente la vita.

«Questo è un gesto iconico che sottintende ad una unione di intenti contro la violenza di genere che mi rende orgoglioso del ruolo che ricopro», ha dichiarato il presidente del Consiglio Comunale, Roberto Severini, aggiungendo: «il voto all’unanimità di tutti i consiglieri esprime una volontà esplicita di assunzione di responsabilità contro la violenza di genere di cui andare orgogliosi».

«È stato messo un primo mattone per costruire un percorso congiunto e condiviso con tutte le parti coinvolte – ha spiegato l’assessora Monica Picca, relatrice nel provvedimento che ha voluto superare la contingenza e illustrare all’aula le progettualità che si vogliono intraprendere per il contrasto alla violenza di genere – per affrontare il tema della violenza di genere e il femminicidio, che è diventato una vera piaga sociale. Il percorso formativo deve iniziare nelle scuole per educare e formare, questo potrà realizzarsi con un protocollo di intesa che parta dal Comune e coinvolga il terzo settore, il ministro della pubblica istruzione, le forze dell’ordine e la Procura».

«Finalmente il posto dedicato alle donne vittime di violenza all’interno dell’aula consiliare ha preso vita – ha dichiarato Cerulli Federica incaricata del sindaco contro la violenza sulle donne e sui minori – È solo un punto di partenza, da qui daremo vita ad una serie di iniziative e attività volte a sensibilizzare il nostro territorio. Ringrazio l’assessore Monica Picca e il presidente del consiglio Roberto Severini per la disponibilità e la sensibilità dimostrata per la realizzazione di questo progetto».

»Sono stata una di quelle Donne che avevano bisogno della presenza delle Istituzioni, la presenza delle Associazioni ed essere inclusa in un percorso propositivo e costruttivo. Oggi a distanza di qualche anno sono Presidente di Tuttexuna Aps e qualcosa fortunatamente da allora è cambiata. Credo – afferma Antonella Mazzarese – che una giusta educazione alla non violenza debba partire dalle scuole e che questo sia un ottimo modo per iniziare un discorso in primis di inclusione, di accoglienza, di prevenzione».