LADISPOLI - «C’è sempre questo treno acceso, ma è mai possibile subire il frastuono fino al mattino successivo?». Non ne possono davvero più i residenti che vivono nei pressi della stazione ferroviaria. Da anni c’è un convoglio che resta parcheggiato al binario 5 già la sera per poi ripartire la mattina seguente. Il fischio assordante è un incubo soprattutto quando fa caldo e per chi, come la signora Antonietta che ha protestato pubblicamente, tiene le finestre aperte. Il suono prolungato viene udito in molte via del riono Campo Sportivo. Oltre a via delle Dalie e via dei Campi fioriti, anche via delle Azalee, via delle Orchidee, via dei Ciclamini. «Ci sono delle notti che si fa fatica a dormire ma tanto le nostre ragioni passano sempre in secondo piano», si sfoga Alessio. Interessate anche le strade di via Trieste. Ma perché questo disagio? In realtà Le Ferrovie non ha mai motivato ufficialmente questa decisione probabilmente dettata dalla necessità di avviare i motori del treno e l’impianto di riscaldamento o raffreddamento a seconda delle stagioni qualche ora prima della partenza, risparmiando così sul lavoro “manuale” dei macchinisti. Finora due interrogazioni sono state presentate in Regione.

Anni fa, dopo le segnalazioni e le denunce dei ladispolani, si attivò pure il sindaco Alessandro Grando pretendendo uno studio acustico e quindi un sopralluogo dall’Arpa Lazio che però classificò quel baccano come «vicino al limite previsto dalla legge», comunque, per sfortuna degli abitanti, non oltre la soglia consentita. Una beffa per i cittadini.

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