LADISPOLI – Un altro tra i distributori di carburante abbandonati della via Aurelia fa paura anche ed è quello di Ladispoli. L’ex stazione al chilometro 38 della statale, in prossimità dello svincolo per la frazione Monteroni, giace da anni nel più completo degrado. Le immagini parlano da sole: strutture vandalizzate, rifiuti ovunque, vegetazione incolta. Due discariche a cielo aperto, ormai totalmente fuori controllo. Una potenziale bomba esplosiva qualora si dovesse verificare un incendio come ce ne sono tanti del resto nell’ultimo periodo tra Ladispoli e Cerveteri appiccati da piromani senza scrupoli. L’episodio drammatico alcune settimane fa nella Capitale in via dei Gordani, dove è esploso un distributore ancora attivo, ha fatto suonare l’allarme anche tra i cittadini e gli automobilisti di passaggio. «Se ciò può accadere in un impianto in funzione – commenta Luigi, abitante ai Monteroni - cosa potrebbe succedere in questi siti abbandonati, di cui non si conosce nemmeno lo stato delle cisterne interrate? È una questione di salute pubblica e prevenzione». Un contesto sicuramente nocivo lungo un’arteria trafficata come la via Aurelia, accanto ad abitazioni, aziende e attività commerciali.

L’ALTRO APPELLO Giorni fa l’allarme era stato lanciato a Cerveteri, all’altezza del chilometro 43,300 sempre per lo stesso motivo: un’area di servizio trascurata da anni. A scrivere la sindaca Elena Gubetti sia il comitato di zona di Cerenova-Campo di Mare, con il presidente Enzo Musalvo che Attilio Di Maio, rappresentante del gruppo territoriale del Movimento Cinque Stelle etrusco. Sono stati chiamati in causa i tecnici di Arpa Lazio e i vigili del fuoco affinché «venga avviata una verifica tecnica e ambientale sul sito». Il primo cittadino ha parlato di un’indagine avviata dai carabinieri oltre alle attività di monitoraggio svolte dagli uffici del Granarone.

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