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TUSCANIA – Un grande successo per la Giornata di Formazione 2023 “Proteggere il Patrimonio” che ha visto la presenza di tutti gli enti coinvolti nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale della Tuscia. Una giornata di formazione che si è tenuta nella splendida cornice di Palazzo Fani e alla quale hanno partecipato molti cittadini ed esperti in presenza e in collegamento. Due le sessioni di lavoro che hanno segnato l’iniziativa rivolta alla conoscenza della legislazione italiana in tema di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e alla sensibilizzazione pubblica alla conoscenza e alla salvaguardia.
Ospiti della giornata, la dottoressa Simona Carosi e il dottor Giuseppe Borzillo, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale, la dottoressa Sara De Angelis, direzione Regionale Musei del Lazio e il luogotenente cs Michele Speranza, Reparto Operativo di Roma del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
Un lungo percorso formativo alla scoperta delle istituzioni e degli enti pubblici titolari della tutela e dalla protezione del patrimonio culturale, ed archeologico in particolare. Veri e propri modelli che rendono l’Italia famosa in tutto il mondo.
La manifestazione, promossa dal Gruppo Archeologico Città di Tuscania e dai Gruppi Archeologici d’Italia, è stata patrocinata dal Ministero della Cultura, dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Viterbo e dal Comune di Tuscania, e realizzata in collaborazione con l’associazione Actas Tuscania con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Roma e la sponsorship della Tipografia Linades.
«Un momento molto importante per Tuscania e per la nostra associazione – commenta il direttore Alessandro Tizi – che ha riunito a Tuscania tutti gli enti coinvolti nella tutela e nella salvaguardia del nostro patrimonio culturale, archeologico, storico, artistico, monumentale e paesaggistico. Un tema quello del paesaggio che è stato più volte affrontato durante la giornata, anche alla luce delle pesanti trasformazioni in atto nel territorio di Tuscania e dell’intera provincia di Viterbo. Trasformazioni che rischiano di far scomparire definitivamente un paesaggio storicizzato, da secoli vero e proprio carattere identitario delle nostre comunità, che dovrebbe diventare un grande strumento di crescita per il territorio. Voglio ringraziare in modo particolare i volontari del Gruppo Archeologico Città di Tuscania, a cominciare dal vicedirettore Franco Livi, per il grande lavoro che stanno svolgendo con caparbietà e spirito di sacrificio, con il solo obiettivo di costruire una comunità più sensibile e più consapevole».