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Premio Alessandro Vismara, al Comune di Viterbo la cerimonia di proclamazione dei tre vincitori tra i 21 studenti del liceo delle Scienze Umane e liceo musicale Santa Rosa di Viterbo che hanno partecipato all'iniziativa.
I ragazzi si sono dovuti cimentare nella stesura di un articolo giornalistico sulla base delle tre tracce fornite: primo classificato è stato Dario Feliziani, il cui elaborato sarà pubblicato su un quotidiano locale; seconde, a parimerito, Elisa Pagliarello e Martina Bernabucci, mentre al terzo posto si è piazzata Sara Peroni.
Il premio Alessandro Vismara nasce nel 1988, un anno dopo la scomparsa del giornalista e professore molto conosciuto a Viterbo e benvoluto da colleghi e alunni. Il concorso giornalistico continua a vivere grazie all'impegno e al lavoro del figlio Massimiliano e dei nipoti Massimo e Roberto e di tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo durante la sua lunga carriera.
Ad aprire e chiudere la cerimonia sono stati i brani musicali eseguiti dal gruppo di musiche tradizionali “LMI VII”" del liceo Santa Rosa, guidato dal professor Valerio di Paolo, nel mezzo, il quintetto di fiati del liceo Santa Rosa, insieme al professor Donato Salvatore Cambò.
Seduti al tavolo della Sala Regia del Comune di Viterbo il figlio di Alessandro, Massimiliano Vismara, i nipoti Massimo e Roberto, il dirigente scolastico del Santa Rosa Alessandro Ernestini, la professoressa Maria Luisa Zambotti e l’assessore comunale Katia Scardozzi.
«Questo evento, con cui concludiamo l’anno scolastico, rappresenta un appuntamento importante perché raccoglie tanti valori positivi: la famiglia, l’amicizia, la scuola, con i ragazzi che si adoperano e si avvicinano al mondo della lettura, scrittura ed espressione giornalistica» ha detto il dirigente Ernestini.
«Durante i tanti anni di insegnamento al Santa Rosa ho avuto Alessandro Vismara come collega - ha ricordato la professoressa Zambotti - Molti sono i ricordi che conservo nella memoria, dagli articoli in cui rivendicava il diritto di Viterbo ad avere sede universitaria fino alla sua battaglia per garantire agli studenti il diritto di rappresentanza negli organi collegiali. Vismara era minuto nel fisico ma un vero combattente nell’animo».
Prima della consegna dei premi, Massimiliano Vismara ha voluto ricordare così il padre: «Lui era un giornalista attento, equilibrato, un insegnante severo ma non vendicativo, che tendeva a spingere gli allievi quando vedeva le loro potenzialità; soprattutto era un bravo cittadino e una persona che viveva con l’idea che il rispetto per tutti sia la base per una buona società».
Massimiliano si è poi complimentato con gli studenti partecipanti per l’eccellente lavoro svolto, anticipando che il Premio Vismara in futuro si amplierà, andando a comprendere anche un concorso fotografico.