LADISPOLI – Dopo quasi 4 anni arriva l’assoluzione per il sindaco Alessandro Grando. Rinviato a giudizio per rifiuti d’atti d’ufficio in merito alla vicenda della potabilità dell’acqua, tira un sospiro di sollievo appena uscito dal tribunale di Civitavecchia. Lo stesso primo cittadino a settembre del 2020 aveva comunicato pubblicamente di aver ricevuto un rinvio a giudizio per la vicenda relativa alla potabilità dell’acqua di piazza delle Sirene e di via Don Milani. Una vicenda giudiziaria attivata dall’esposto del consigliere comunale Eugenio Trani. «Mi veniva contestato – ci tiene a precisare Grando - di aver rifiutato un atto d’ufficio e, nello specifico, di non aver emesso un’ordinanza di non potabilità. Sono sempre stato convinto della bontà del mio operato e di quello degli uffici comunali, con i quali abbiamo lavorato in ogni occasione mettendo al primo posto la tutela della salute dei cittadini: sono stato assolto dalle accuse, perché il fatto non sussiste». A difenderlo l’avvocato Stefano Bonifazi. «Lo ringrazio per l’ottimo lavoro svolto – conclude - ha saputo chiarire in fase dibattimentale tutti gli aspetti tecnici e giuridici che hanno portato alla mia assoluzione. Ringrazio inoltre per il supporto tecnico Enrico Rolle, Paolo Pravato e Filippo Moretti. Ed infine il ringraziamento più sentito nei confronti dei miei familiari, che non mi hanno mai fatto mancare il loro supporto. Da uomo delle Istituzioni ho sempre avuto fiducia nella giustizia, e giustizia è stata fatta».

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